Filippo Turetta indagato per tentato omicidio di Giulia Cecchettin: c'è la prima svolta
Dei due ex fidanzati non si hanno notizie dallo scorso sabato. L'ipotesi più accreditata è che tra i due ci sia stata una lite e che la giovane si stata trattenuta a forza e portata lontano da casa. Agli atti adesso c'è anche un video
Novità nelle indagini su Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, gli ex fidanzati veneti scomparsi da sabato scorso. Filippo è indagato per tentato omicidio. A dare la notizia è la procura di Venezia in una nota. Si precisa che è stata disposta "l'iscrizione di Filippo Turetta nel registro degli indagati in relazione al reato di tentato omicidio anche a sua garanzia al fine di consentire le necessarie attività irripetibili".
Mentre è buio fitto su dove possano essere e si procede con le ricerche, sembra ormai assodato che quello di Giulia non è stato un allontanamento volontario. Il padre lo ripete dal primo giorno. Vero è che i due ragazzi avevano appuntamento e che Giulia è salita volontariamente nell'auto dell'ex fidanzato, ma prende piede l'ipotesi che poi lui l'abbia trattenuta a forza e non l'abbia riportata a casa.
Giulia Cecchettin e Filippo Turetta scomparsi: perché si cerca nel lago di Barcis
"Non so su quale base si fondi la qualificazione del reato ipotizzato: ne prendiamo atto ed evidentemente, se gli inquirenti ritengono di farlo, hanno qualche elemento. Noi però restiamo anche oggi sulla posizione emotiva di ieri: non perdiamo la speranza", commenta all'AdnKronos l'avvocato Stefano Tigani, legale del papà di Giulia Cecchettin. I due giovani sono scomparsi da sabato scorso. "Immaginiamo anche che sia un atto dovuto per accertamenti irripetibili - continua l'avvocato - Non facciamoci prendere dal panico".
La lite tra Filippo e Giulia, spunta un video
L'iscrizione di Filippo Turetta nel registro degli indagati con la pesante accusa di tentato omicidio non è la sola novità. Gli inquirenti, secondo quanto riporta il Corriere, avrebbero acquisito un video che mostrerebbe l'aggressione di Turetta alla ex fidanzata.
Le immagini sarebbero state registrate da una telecamera nel piazzale di Fossò, non lontano da casa di Giulia, dove erano state rinvenute nei giorni scorsi macchie di sangue e alcuni capelli (su cui i carabinieri stanno facendo i test del dna, ndr). Era stato un testimone e dire di avere visto i ragazzi del piazzale sabato sera: tra i due ci sarebbe stata una lite. Lei sarebbe scesa dall'auto e lui l'avrebbe spinta dentro. Il video ne sarebbe la prova.
Filippo Turetta indagato, scattano le perquisizioni
Nella mattinata di oggi, 17 novembre, sono state eseguite delle perquisizioni. Anche in questo caso è la stessa Procura a dare la notizia. Una mossa voluta per evitare la divulgazione di inesattezze. Negli ultimi giorni infatti si sono susseguite voci su presunti avvistamenti. Indiscrezioni che spesso si sono rivelate prive di fondamento. Da qui la nota della Procura: "Notizie imprecise variamente raccolte e divulgate rischiano di creare inutili aspettative e comunque aggravio del quadro fattuale con cui le indagini si devono confrontare".
Alcuni investigatori si sono recati a casa di Filippo Turetta a Torreglia, in provincia di Padova. Altre ricerche sono in corso lungo il corso del fiume Piave, nella zona di Maserada, in provincia di Treviso. Il soccorso alpino di Sesto sta controllando anche i bivacchi in quota, come i rifugi Comici, Locatelli e Pian di Cengia.
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Il papà di Giulia: "Filippo fermati, facci sentire la sua voce"
"So che Giulia è trattenuta contro la sua volontà perché non starebbe mai così tanto tempo senza dare notizie di sé. Dico: ritorna, riportarci Giulia, fatti vedere, fermati. Non ti giudichiamo ma è il momento di fermarsi e parlare assieme", dice il papà di Giulia rivolgendosi a Filippo Turetta. "Secondo me il ragazzo è spaventato, forse non sa cosa fare - spiega - Di sicuro si sa muovere nel territorio. Forse si è nascosto... Se ci senti anche solo facci sentire la voce di Giulia, anche questo potrebbe essere un speranza perché i giorni sono tanti ed è estenuante, le forze vengono meno per noi familiari".
Le ricerche di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta
Sono passati sei giorni da quando Giulia e Filippo sono scomparsi. Il raggio delle ricerche si è pian piano esteso. Si sono allontanati da casa della ragazza in auto e quindi diventa determinante tracciarne gli spostamenti. Secondo gli investigatori ci sarebbero due "buchi" temporali, per un totale di un'ora, nel tragitto percorso nella notte tra sabato 11 e domenica 12 novembre. Come riportato dal Gazzettino, il primo intervallo sospetto di 20 minuti è nella zona di Cidel Miranese, con l'auto che ha percorso il tragitto tra una telecamera in zona industriale a Fossò e un varco "Targasystem" a Scorzé, impiegando appunto 20 minuti più del necessario. Il secondo buco è nel tratto tra la diga del Vajont e Pecol, tempo di percorrenza 80 minuti, percorso invece in circa due ore. Cosa è successo in questi altri 40 minuti?
Intanto strade, montagne, corsi d'acqua: nulla è trascurato. I vigili del fuoco di Pordenone stanno scandagliando anche il lago di Barcis (Pordenone) alla ricerca di tracce dei ragazzi.
La località non è stata scelta in base a elementi precisi, ma perché si trova lungo la direttrice che l'auto ha seguito nella notte tra sabato e domenica. I dispositivi di lettura targhe l'hanno infatti immortalata lungo la strada pedemontana a Caneva, quindi a Polcenigo e successivamente, in maniera del tutto sorprendente, nella stazione turistica del Piancavallo, a 1.300 metri di quota, raggiungibile con una lunga deviazione. Siccome la "fotografia" successiva è stata scattata all'uscita delle gallerie tra Erto e Casso e Longarone (Belluno), non lontano dalla diga del Vajont, le ricerche si concentrano oggi sul lago di Barcis, località dove il veicolo è obbligatoriamente transitato. Sul posto ci sono anche i sommozzatori.
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