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Lunedì, 29 Aprile 2024
La ricostruzione / Brescia

L'ex maresciallo dei carabinieri che suona il campanello e uccide un uomo sparandogli al petto

Giuseppe Valetti, 78enne militare dell'Arma in pensione, ha tentato poi il suicidio: ora è in stato di fermo, piantonato in ospedale a Brescia. La vittima è Satpal Singh, 54enne di origine indiana. Lo scontro per l'appartamento conteso e le minacce via chat: cosa sappiamo finora, secondo la ricostruzione degli inquirenti

Un omicidio e un tentato suicidio. È successo nel tardo pomeriggio di sabato 13 aprile, tra via Codignole e via Corsica a Brescia. Con il passare delle ore si stanno chiarendo i contorni di quanto accaduto, anche se gli inquirenti continuano ad indagare per accertare la dinamica con esattezza. A sparare è stato Giuseppe Valetti, ex maresciallo dei carabinieri di 78 anni da lungo tempo in pensione: nel pomeriggio di sabato l'uomo ha lasciato la sua abitazione di Rodengo Saiano (Brescia) a bordo della sua Fiat Panda, per raggiungere la casa della sua futura vittima - Satpal Singh, muratore 54enne di origine indiana - per poi ucciderla con un colpo di pistola.

L'ex maresciallo ha suonato al campanello dell'abitazione occupata da Satpal Singh, in via Codignole, nel quartiere Lamarmora, e gli ha sparato al petto. In casa c'erano il figlio primogenito e la moglie, i primi a prestare soccorso e a chiamare il 112: l'uomo è stato portato d'urgenza alla Poliambulanza di Brescia, dove è morto poco dopo il ricovero.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, tra Valetti e Singh era in corso una disputa, a seguito della vendita di un appartamento da parte dell'ex maresciallo dei carabinieri al figlio maggiore della vittima. Per motivi non ancora del tutto chiari, l'uomo avrebbe preteso che gli venisse restituito in quanto, a suo dire, gli dovevano essere consegnati ancora dei soldi. Ipotesi smentita dalla famiglia Singh. Si tratterebbe quindi di un omicidio e di un tentativo di suicidio per una questione immobiliare. L'anziano maresciallo in pensione avrebbe agito per un presunto debito, ma il figlio della vittima ha negato tutto: "Mio padre non gli doveva niente, nulla di vero".

La polizia sul posto a Brescia. Foto LaPresse

Fatto sta che dopo aver ucciso, l'ex maresciallo si è recato nell'abitazione ceduta, situata in via Corsica, dove adesso abitano alcuni parenti del 54enne: una volta arrivato, si è fatto aprire e avrebbe iniziato a urlare frasi rabbiose, poi ha cercato di farla finita sparandosi in bocca. L'omicidio e il tentativo di suicidio sono avvenuti nell'arco di circa un'ora, tra le 18 e le 19. Dopo l'estremo gesto, Valetti è stato soccorso dal 118 e portato d'urgenza alla Poliambulanza: è in stato di fermo, piantonato in ospedale. Le sue condizioni sono gravi, ma sembrano migliorare.

Satpal Singh era stato titolare di una pizzeria in piazzale Cesare Battisti a Brescia: nel locale, Giuseppe Valetti aveva conosciuto il figlio maggiore della sua futura vittima, a cui aveva poi venduto l'appartamento. Il figlio più giovane ha reso noto che le minacce da parte dell'ex maresciallo, legate al denaro per l'acquisto dell'appartamento che gli aveva venduto, continuavano da tempo anche via chat sul telefono.

La Fiat Panda dell'ex maresciallo. Foto LaPresse

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