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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Genova

Guido Rossa, scritte shock a Genova contro il sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse

"Guido Rossa infame": è questa la scritta apparsa su un muro in Salita Santa Brigida, nel centro storico, nel giorno della commemorazione. Oggi Mattarella è tornato a Genova

"Guido Rossa infame": è questa la scritta apparsa su un muro in Salita Santa Brigida, nel centro storico di Genova, a pochi metri dalla targa alla memoria di Francesco Coco,  il magistrato ucciso nel capoluogo ligure insieme a due agenti di scorta nel 1976. La scritta, tracciata a vernice bianca, è apparsa questa mattina, nel giorno della commemorazione di Guido Rossa, l'operaio dell'Italsider e sindacalista genovese ucciso nel '79 dalle Brigate Rosse, del quale domani ricorre il 40esimo anniversario dalla scomparsa.

Sullo stesso muro sono state trovate altre due scritte con i nomi dei terroristi "Mara Cagol, Tino Viel e Gianfranco Zola vivono" e un'ultima contro un giornalista, "Marco Peschiera, sciacallo". Sull'accaduto indaga la Digos.  

Guido Rossa, oggi Mattarella a Genova

Oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella è tornato a Genova: il capo dello Stato, nel capoluogo ligure per la commemorazione dei 40 anni dalla morte di Guido Rossa, visita gli stabilimenti ex Ilva, oggi ArcelorMittal, di Cornigliano. Ad attendere il presidente, le massime cariche cittadine come il comandante provinciale dei carabinieri Riccardo Sciuto, il questore Sergio Bracco, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Renzo Nisi, poi il sindaco Marco Bucci, il presidente della regione Liguria Giovanni Toti, e infine volti noti della politica come Maurizio Martina, Sergio Cofferati, e tanti consiglieri comunali e regionali.

Il programma della visita prevede la partecipazione di Mattarella alla deposizione di una corona del Quirinale nell’officina centrale dello stabilimento e alla presentazione di una nuova targa commemorativa realizzata dalla Camera del Lavoro di Genova, che a novembre aveva rivolto l’invito al capo dello Stato. Alla cerimonia partecipano anche una ristretta delegazione di rappresentanti sindacali e Sabina, la figlia dell’operaio Italsider e sindacalista. Poi la commemorazione alla presenza delle autorità cittadine e di tutti i lavoratori dello stabilimento.

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Chi era Guido Rossa

Iscritto al Pci, sindacalista della Cgil all'Italsider di Genova-Cornigliano Guido Rossa è stato assassinato durante gli anni di piombo dalle Brigate Rosse. Il sindacalista viene ucciso nella sua macchina da un commando il 24 gennaio 1979. E’ la prima volta che le BR uccidono un sindacalista e un militante del Partito Comunista. Pochi mesi prima, Rossa ha notato l’operaio brigatista Francesco Berardi, intento a nascondere volantini dietro un distributore delle bevande, in azienda. 

La denuncia e la testimonianza del sindacalista sono decisive per la condanna di Berardi, ma decretano la sua "condanna a morte". Ai suoi funerali, con il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, partecipano circa 250.000 persone. L'omicidio sarà seguito da una forte reazione da parte di partiti e sindacati e della società civile: dall'omicidio di Guido Rossa in poi le Br non riusciranno più a trovare le stesse aperture nei confronti dell'organizzazione interna del proletariato di fabbrica.

Mattarella: "Terroristi in fuga devono scontare la pena"

"Guido Rossa ebbe il coraggio di non cedere di fronte alla minaccia e alla violenza. Ha pagato il prezzo supremo di chi ha voluto tenere fede ai valori della Repubblica, che a Genova e nelle sue fabbriche ha trovato radice profonda nei valori nati nella Resistenza". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oggi a Genova, durante il suo intervento nello stabilimento ArcelorMittal di Cornigliano per prendere parte alle celebrazioni per i 40 anni dalla scomparsa di Guido Rossa, operaio ucciso dalle Br nel 1979. "Guido Rossa - ha sottolineato il capo dello Stato - non indugiò a domandarsi se toccasse proprio a lui, seppe battersi per tutti anche per chi preferiva fingere di non vedere". "L’azione delle istituzioni per ristabilire piena luce, dove questa è ancora lacunosa, non può fermarsi - ha scandito Mattarella - Così come una definitiva chiusura di quella pagina richiede che sia resa compiuta giustizia, con ogni atto utile affinché rendano testimonianza e scontino la pena loro comminata quanti si sono macchiati di gravi reati e si sono sottratti con la fuga alla sua esecuzione". "La memoria - ha sottolineato ancora il presidente della Repubblica - è parte vitale della costruzione del nostro futuro, non saremo mai veri protagonisti se non avremo la forza di riconoscere la continuità di valori nel cammino di cambiamento della società".

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