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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Napoli

Imprenditore denuncia i suoi estorsori e diventa bersaglio della camorra: “La notte non dormo più”

Come può - lo Stato - pretendere coraggio dai cittadini quando, i primi codardi, sono proprio coloro che te lo stanno chiedendo?

Ancora una volta ci troviamo a sottolineare con forza la vigliaccheria che pervade ogni fibra del corpo e dell’anima di un camorrista. “Sto vivendo un calvario senza fine, la camorra ce l’ha con me e non vuole saperne di lasciarmi in pace”, inizia così il racconto di Pasquale, un imprenditore di Afragola che ha trovato il coraggio di denunciare i propri estorsori. L’imprenditore ha raccontato il tormento iniziato proprio a seguito della sua coraggiosa denuncia al consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli. Tutto è cominciato la notte tra il 9 e il 10 agosto, quando gli abitanti di via Pio la Torre, ad Afragola, sono stati allertati da un forte boato.

“La notte, ormai, non dormo più”

Le immagini delle telecamere di videosorveglianza mostravano la tremenda esplosione, con il portone di un edificio totalmente devastato e l’auto parcheggiata all’esterno distrutta:

“Dopo aver subito un attentato dinamitardo sotto casa lo scorso 9 agosto – racconta al consigliere Borrelli – questi criminali non mi hanno più lasciato in pace. In questi mesi ho subito il furto di un furgone, di alcune attrezzature di valore lasciate in auto, la stessa auto che più volte è stata vandalizzata mentre era parcheggiata sotto casa. L’ultimo raid l’ho subito sabato notte, ancora una volta hanno rotto i vetri dell’automobile e hanno sottratto alcuni oggetti che erano all’interno. La notte ormai non dormo più, sto sempre davanti alle telecamere di sicurezza che ho fatto installare dopo l’attentato. Anche sabato notte ero davanti alle telecamere quando i malviventi sono entrati in azione, ma si sono dileguati in pochi istanti mentre mettevo al riparo la mia famiglia. Dopo tanti mesi, tantissime denunce, senza vedere progressi, mi sento solo e abbandonato, anche da quelle istituzioni che continuano a dire di volermi difendere. Sono sotto intimidazione continua, costretto a vivere nel terrore e da solo non potrò vincere questa battaglia”.

Lo Stato deve far sentire la propria presenza

La vergogna più grande è che una persona, un imprenditore, non abbia ricevuto nessuna forma di tutela da uno Stato che - nelle conferenze stampa e nei salottini televisivi - adora riempirsi la bocca incitando a denunciare la camorra. Lo stesso Stato che, come accade troppo spesso, “dimentica” di proteggere tutti coloro che, per dire no alla camorra, non hanno certamente bisogno degli incoraggiamenti di facciata della politica. Lo Stato deve far sentire la propria presenza. Senza questa certezza, coloro che denunceranno il Sistema saranno sempre più pochi.

Come può - lo Stato - pretendere coraggio dai cittadini quando, i primi codardi, sono proprio coloro che te lo stanno chiedendo?

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