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Lunedì, 29 Aprile 2024
La tragedia / Piacenza

Antonino, clochard eroe morto nel rogo del suo container: aspettava la casa popolare

Antonino Bellavia in passato aveva contribuito a sventare una rapina in un negozio di Piacenza. Il modulo abitativo gli era stato dato in via provvisoria da Comune e Asp

Tragedia a Piacenza, dove un uomo di 52 anni è morto nella notte in un incendio divampato nella zona di via Tramello. Antonino Bellavia, questo il suo nome, viveva in un container adibito a unità abitativa alle porte del centro storico ed era in attesa di un alloggio popolare. Forse per un cortocircuito, una scintilla ha innescato il rogo. Bellavia è morto tra le fiamme.  

Antonino Bellavia con i suoi quattro cani-2

A lanciare l’allarme, attorno alle 21.30, una pattuglia del radiomobile di Piacenza, di passaggio lungo la strada. I carabinieri hanno notato le fiamme e hanno immediatamente allertato i vigili del fuoco. I soccorsi però sono stati inutili. Sul caso sono in corso le indagini dei carabinieri di Piacenza. Bellavia viveva con quattro cani, uno dei quali è morto nell'incendio mentre gli altri tre sono stati salvati. 

Come ricostruisce IlPiacenza, Antonino era molto conosciuto e amato in città. I residenti sapevano che normalmente stazionava tra via Nova e il corso principale e aveva un amore incondizionato per i suoi quattro cani. Nel maggio del 2017 aveva contribuito a sventare una rapina ai danni di un'oreficeria. Il modulo abitativo gli era stato dato in via provvisoria da Comune e Asp in attesa di una casa popolare. Bellavia per anni aveva abitato in una roulotte nel parcheggio dietro la questura, poi gli era stato offerto un posto in una struttura di accoglienza che aveva però rifiutato: non avrebbe potuto portare con sé i quattro cani che lui stesso definiva i suoi figli. In quel frangente partì anche una raccolta firme per trovargli una sistemazione adeguata. Poi l'intervento del Comune e l'assegnazione del prefabbricato, realizzato per l'accoglienza dei profughi e poi lasciato vuoto. Avendo raggiunto i requisiti per un alloggio popolare Bellavia aveva però presentato la richiesta per accedere alla graduatoria ed era seguito dai servizi sociali del Comune.  

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