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Sabato, 27 Aprile 2024
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Caso Leonardo La Russa, il suo cellulare appartiene al padre: non può essere sequestrato

Gli inquirenti passano al setaccio le conversazioni che la ragazza ha avuto con le sue amiche, all'indomani della presunta violenza

"Gli stupratori siete voi': poster shock sotto lo studio dei La Russa

C'è un nodo da sciogliere sul caso di Leonardo Apache La Russa, 21enne figlio terzogenito del presidente del Senato Ignazio, accusato di violenza sessuale ai danni di un'amica del liceo, di 22 anni, dopo una notte in discoteca a Milano. Il telefono del figlio del presidente del Senato non può essere sequestrato perché la sim è intestata al padre e dunque è 'coperta' dalle garanzie previste per i parlamentari, come l'immunità. Ma sarebbe servito a poco. Sembra che La Russa jr. non avesse il numero della ragazza, presunta vittima della violenza, tanto che il giorno dopo le ha infatti scritto su Instagram, senza ottenere risposta.

La testimonianza dei clienti della discoteca

Gli inquirenti passano al setaccio le conversazioni che la ragazza ha avuto con le sue amiche, all'indomani della presunta violenza. I messaggi delle chat sono stati recuperati attraverso la copia forense dei telefoni delle giovani. Le compagne della vittima sono state sentite questa settimana (la ragazza che accusa La Russa jr. ha confermato di avere subito una violenza sessuale), mentre giovedì 13 luglio è stato ascoltato uno dei titolari dell'Apophis, la discoteca di Milano in cui la giovane, che ha trascorso la serata del 18 maggio con alcune amiche, ha incontrato Leonardo La Russa. Dai racconti della vittima della presunta violenza, è stata a casa del figlio di La Russa per svegliarsi a mezzogiorno del giorno successivo senza ricordarsi alcunché.

La squadra mobile di Milano sentirà poi alcune delle persone che erano presenti in discoteca quella notte, mentre potrebbe interrogare anche i membri della scorta di La Russa, che dovrebbero avere visto entrare nel palazzo (e poi uscire, il giorno dopo) la ragazza in compagnia di Leonardo e dell'amico dj, che ancora deve essere compiutamente identificato.

L'indagine, coordinata dal pm Rosaria Stagnaro e dall'aggiunto Letizia Mannella e condotta dalla Squadra Mobile, sta dunque andando avanti a ritmi sostenuti: due giorni fa è stata convocata in Questura la presunta vittima, l'amica che poco prima del presunto stupro era con lei nel locale esclusivo in pieno centro, e altre testimoni. Da ieri 12 luglio, poi, è cominciata la sfilata di ulteriori testi che, sebbene definiti secondari, avrebbero dato spunti per andare avanti con anche, tra l'altro, una serie di acquisizioni di materiale.

L'ulteriore passo nelle indagini è la consegna a pm e polizia dell'elenco delle persone presenti nella discoteca, necessario per poter individuare tutti coloro che quella sera si trovavano lì per un drink e per ballare: la stima è circa di 200 persone. La lista consentirà di raccogliere le loro deposizioni ed eventualmente qualche elemento utile all'inchiesta che, come è stato riferito, è comunque ancora alle battute iniziali. 

La notte tra discoteca e casa La Russa

Le audizioni proseguiranno anche domani e saranno concluse, per quanto riguarda questa prima tornata, entro il fine settimana. Di particolare rilievo saranno quelle di coloro che hanno partecipato alla serata all'Apophis in quanto serviranno per chiarire in che condizioni fosse la ragazza, che poi, stando alla sua denuncia, si risvegliò nuda nel letto del figlio di La Russa senza ricordare più nulla di quanto accaduto e sospettando di essere stata drogata con sedativi sciolti in un drink offerto dall'ex compagno di liceo. Gli investigatori stanno continuando anche ad acquisire immagini di telecamere, sebbene quelle pubbliche di sorveglianza registrano le immagini per al massimo 7-8 giorni: ed infatti quelle analizzate finora non hanno restituito nulla di interessante. Si sta poi verificando se nei telefoni delle ragazze sentite, o di qualche altro testimone, ci sia o meno qualche video relativo a quella sera e che possa aver ripreso la ragazza e il figlio della seconda carica dello Stato.

Inoltre non è ancora stato identificato in modo compiuto il dj amico di Leonardo e che, quella notte, avrebbe dormito a casa La Russa in una stanza che si trova in un altro piano dell'appartamento. Anche lui, secondo la versione della giovane, avrebbe abusato di lei. Nella denuncia la 22enne ha riferito che lo stesso Leonardo le disse che l'amico aveva avuto rapporti con lei, "a mia insaputa". Un punto, questo, su cui sono in corso verifiche che, qualora dessero un esito positivo, farebbero salire a due gli indagati. 

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