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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il processo / Prato

Luana D'Orazio, morta stritolata in azienda: i titolari patteggiano due anni

Si chiude così il processo per l'orribile morte della giovane mamma di 22 anni, avvenuto nel maggio del 2021 in un'azienda tessile di Prato. Il giudice ha accolto la proposta di patteggiamento dei due principali imputati, Luana Coppini e Daniele Faggi. La mamma: "La vita di mia figlia vale due anni?"

Il 3 maggio del 2021, la giovane mamma Luana D'Orazio, moriva stritolata da un orditoio a cui lavorava in un’azienda tessile di Prato. Una morte tremenda, quella della 22enne, per cui la famiglia non ha mai smesso di chiedere giustizia. Nella giornata di oggi, giovedì 27 ottobre, il pubblico ministero ha accolto la richiesta di patteggiamento a due anni da parte dei due principali imputati nel processo, Luana Coppini e Daniele Faggi.

Morte Luana D'Orazio, il giudice accoglie il patteggiamento

Nel pomeriggio è arrivata poi la conferma del giudice per l'udienza preliminare, Francesca Scarlatti, che ha accolto il patteggiamento su cui avevano concordato pubblica accusa e legali dei due imputati. La sentenza commina 2 anni di reclusione per Luana Coppini, titolare della ditta in cui è avvenuto l'incidente mortale e un anno e sei mesi per il marito Daniele Faggi, titolare di fatto. Entrambe le pene prevedono la sospensione condizionale.

La proposta di patteggiamento della difesa dei due imputati è stata concordata con la procura, che ha posto come condizione l'effettivo pagamento del risarcimento stabilito in circa di un milione di euro. Nella stessa udienza la giudice ha deciso inoltre di rinviare a giudizio il terzo imputato, il manutentore Mario Cusimano, che affronterà il processo per l'accusa di omicidio colposo e rimozione dolosa di cautele antinfortunistiche. 

Secondo l'accusa, Luana era costretta a lavorare con un macchinario con le barriere di sicurezza disattivate. Una decisione che, secondo una perizia, non sarebbe stata attuata per aumentare i profitti, ma piuttosto per alleggerire le attività degli operai. Una manomissione rivelatasi fatale per la 22enne, che quel giorno è uscita da casa per andare al lavoro e non vi ha fatto più ritorno. Emma Marrazzo, la mamma di Luana D'Orazio, ha commentato amareggiata l'esito dell'udienza: "Se la vita di mia figlia vale due anni, mi rimetto a quello che decideranno, ma non so se il pm ha figli…".


 

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