L'uomo che scrive al sindaco: "A volte mi piacerebbe sparare in testa ai passanti sotto casa"
La mail "provocatoria" inviata anche ai media da un residente della zona della movida di via Vanchiglia a Torino. Ora rischia una denuncia
"Mi capita a qualsiasi ora della notte, ma veramente a qualsiasi ora di svegliarmi e voler imbracciare un fucile e mirare con precisione millimetrica alle teste dei passanti sotto i miei balconi". Comincia così la mail che un cittadino italiano residente in via Vanchiglia, a Torino, ha inviato ad alcune testate giornalistiche, al sindaco Stefano Lo Russo e ad alcuni componenti della giunta comunale.
Il messaggio ha fatto scattare l'allarme nelle notte di domenica 5 febbraio. Si tratta di un residente esasperato per il fenomeno della movida selvaggia, che gli impedisce di dormire in particolare nel fine settimana, e che ora rischia una denuncia. Il testo è stato però preso alla lettera e alle 11 di domenica l'uomo si è trovato in casa gli agenti delle volanti della questura, che hanno eseguito una perquisizione urgente alla casa e alle sue due auto. Presente anche un equipaggio di sanitari.
"Tutto il personale di questa 'improvvisata' è stato gentile, educato e professionale - scrive l'uomo in una seconda e-mail -. Ovviamente ho autorizzato il controllo in tutta casa comprese camere, armadi e giochi dei bambini. Poliziotti professionali. Certe parole sono state dette per 'impattare' e ben rappresentare la disperazione, lo sconforto e la rabbia che ci affligge, in questo quartiere, quasi tutte le notti. Il desiderio espresso di una risposta forte, per chi riesce ad immedesimarsi e comprendere il disagio, esprime il degrado inaccettabile che gli abitanti del nostro quartiere sono stati costretti ad accettare da chi ci amministra. È un desiderio per me chiaramente assurdo e contrario ai miei principi, ma chi questa mattina ha disposto la perquisizione immediata in casa mia ha deciso di vedere in altro modo", ha concluso.