rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
L'incidente / Cuneo

Investe un cinghiale: donna muore davanti ai figli

L'incidente è avvenuto nella serata di ieri in provincia di Cuneo. La vittima, Maria Verdirose, si trovava in auto insieme al marito e ai due figli: dopo aver colpito l'animale, la vettura è finita fuori strada

Una donna di 55 anni, Marisa Verdirose, ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto a Villanova Mondovì, in provincia di Cuneo, intoro alle 22 di ieri, giovedì 14 luglio. La 55enne si trovava in auto insieme al marito, alla guida, e ai due figli, seduti sui sedili posteriori, quando la vettura si è scontrata contro un cinghiale. Come riportano i media locali, l'animale sarebbe spuntato all'improvviso, in un tratto di strada poco illuminato: dopo l'impatto con il cinghiale l'auto è finita fuori strada. 

L'impatto con l'animale selvatico è stato inevitabile, l'auto ha deviato verso sinistra, ha sbattuto contro una cunetta a bordo strada e si è schiantata in un prato. Il guidatore è stato estratto dalle lamiere dai vigili del fuoco e portato all'ospedale di Mondovì, mentre sono stati vani i tentativi di rianimare la donna. Anche l'animale, una femmina di grossa taglia, è morto nell'incidente. Il marito della donna, che era alla guida, è stato ricoverato in ospedale con traumi multipli. Un dramma che torna a porre l'accento sull'emergenza cinghiali, divenuti in problema in diverse zone d'Italia, tra cui proprio il Piemonte, con le autorità locali che da tempo chiedono un intervento al Governo.

Le altre importanti notizie del giorno

Cinghiali, incindenti raddoppiati in 10 anni

Negli ultimi 10 anni sono quasi raddoppiati (+81%) gli incidenti gravi con feriti e morti causati dagli animali. Secondo le stime di Coldiretti sui dati Aci Istat, nell'ultimo anno si contano 13 vittime e 261 feriti gravi. "L'incidente di Cuneo - sottolinea la Coldiretti - dimostra come la situazione sia ormai ingovernabile. A testimoniarlo è anche la protesta da parte delle Regioni al Cinsedo a Roma, con la partecipazione del presidente della Coldiretti Ettore Prandini, sul fatto la bozza di decreto interministeriale che prevedeva l'ampliamento del periodo di caccia al cinghiale e la possibilità da parte delle Regioni di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette è rimasta lettera morta. E intanto le campagne continuano ad essere devastate dai selvatici".

"È paradossale che con i costi fuori controllo noi dobbiamo spendere di più per coltivare e il raccolto ci vien distrutto dai selvatici - denuncia il presidente della Coldiretti Ettore Prandini - Ma ci sono anche agricoltori che hanno addirittura perso la vita a causa dei cinghiali e in un Paese normale ciò non dovrebbe essere possibile". Proprio per fermare l'invasione la Coldiretti ha promosso un'alleanza tra il mondo agricolo e il mondo venatorio e della gestione faunistica con il Comitato Nazionale Caccia e Natura (Cncn). Si tratta di una grande rete di migliaia di aziende per il monitoraggio e la gestione del territorio nazionale con l'obiettivo di rappresentare un argine alla proliferazione indiscriminata di fauna selvatica che mette a rischio la vita dei cittadini sulle strade e le produzioni agroalimentari Made in Italy, a partire dai suoi settori di punta, ma anche di tutelare l'ambiente, attraverso una presenza capillare in grado di prevenire gli incendi e i pericoli legati al dissesto idrogeologico e combattere il cambiamento climatico valorizzando il ruolo dei boschi di catturare Co2. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Investe un cinghiale: donna muore davanti ai figli

Today è in caricamento