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Lunedì, 29 Aprile 2024
La rapina choc / Monza e della Brianza

Marito e moglie rapinati e massacrati di botte da tre ladri: "Ma abbiamo sbagliato casa, scusate"

Una coppia di anziani è stata rapinata e picchiata brutalmente "per errore" da una banda a caccia di una cassaforte che in quell'abitazione non c'era. È successo a Lentate sul Seveso, in Brianza. Il racconto dell'uomo

Due anziani sequestrati e rapinati in casa, massacrati di botte da tre ladri che si sono intrufolati nell'abitazione sbagliata. Sono le 20.30 circa di lunedì sera (8 gennaio) quando, dopo aver cenato, una pensionata di Lentate sul Seveso (comune della provincia di Monza e della Brianza) apre la portafinestra della cucina al piano terra della villetta in cui vive con il marito per portare fuori la spazzatura. Comincia l'incubo: la donna viene aggredita da tre malviventi appostati in giardino. Resta a terra dolorante. La banda si apre un varco e fa irruzione in casa. Sono attimi di paura: sessanta minuti circa in cui i rapinatori - alla ricerca di una cassaforte che in quella casa non c'era - mettono a soqquadro la villetta e aggrediscono, picchiano e minacciano di morte i due anziani coniugi. Un episodio sul quale ora stanno indagando le forze dell'ordine, e che è finito anche in televisione: le due vittime hanno affidato il racconto dell'accaduto alla trasmissione Mattino Cinque (il video è in fondo all'articolo).

Volto coperto, descritti con un accento dell'Europa dell'est, i tre ladri avevano delle radioline ricetrasmittenti. Calci e pugni per farsi indicare dove sia la cassetta di sicurezza, ma la cassaforte con i gioielli in casa non c'è. Dopo un'ora, i tre si rendono conto di aver sbagliato casa: si scusano e se ne vanno. "Ci hanno aggredito e legati", ha spiegato Giuseppe, il pensionato 75enne che è stato colpito senza scrupoli dai ladri nella propria abitazione insieme alla moglie. La donna è ancora sotto shock per quanto accaduto: "Ha ancora paura di quello che è successo ed è molto traumatizzata - ha spiegato l'uomo -, di notte non si fida ad andare in bagno da sola per quanto è terrorizzata".

Il racconto dell'uomo prosegue con l'aggressione subita: "Abbiamo finito di cenare: io sono andato in salone a vedere la televisione mentre mia moglie sistemava la cucina. Ha preso la pattumiera per portarla fuori nel patio e appena aperta la porta si è trovata di fronte i tre. Uno le ha messo le mani sulla bocca, qualcuno l'ha aggredita e le ha dato tre pugni, infatti aveva un bernoccolo in fronte, e le ha detto di stare zitta e di non parlare. Io sono intervenuto e mi hanno sbattuto a terra all'ingresso della cucina. Pugni e calci e mi hanno trascinato per i piedi", racconta il pensionato.

I lividi riportati da una delle vittime durante l'aggressione in casa

"Appena gridavo arrivavano ceffoni e pugni e chiedevano dove era la cassaforte". L'uomo a quel punto ha offerto ai rapinatori i pochi gioielli e soldi che aveva in casa, ma la banda puntava alla cassaforte (che in casa non c'era). "Se non ci dite dov'è la cassaforte con i gioielli vi ammazziamo", urlavano i tre malviventi. "Ci hanno portato in camera da letto e mentre uno è rimasto lì con noi gli altri hanno cercato in tutta la casa. Ma qui non c'è una cassaforte".

"Scusate, abbiamo sbagliato appartamento e persone"

Tanta paura e ancora sul corpo i segni di quella violenta aggressione. "È stata un'esperienza brutta, non lo auguro a nessuno, nemmeno al peggior nemico. Dopo un'ora si sono accorti che la cassaforte non c'era: scusate, forse abbiamo sbagliato appartamento e persone, ci hanno detto. Ma nel frattempo ci avevano già massacrato di botte", ha raccontato il pensionato con la voce tradita dall'emozione, al ricordo di questa terribile esperienza e al pensiero delle botte ricevute dalla moglie. "Una persona di quasi 80 anni a cui non hanno concesso nemmeno di bere un goccio d'acqua", ha aggiunto l'uomo.

I lividi riportati dall'anziano

Ai tre rapinatori ha offerto la fede, la catenina che aveva al collo e i soldi che erano nel portafogli, ma la banda non li ha nemmeno portati via. È scappata a mani vuote: in quella villetta non c'era quello che stavano cercando. Prima di lasciare la casa, i ladri hanno invitato la coppia a non chiamare nessuno, ma l'anziano ha aspettato che andassero via per dare l'allarme con il telefono cellulare che gli era stato tolto e che poi ha ritrovato nel cestino dei rifiuti. Ora le forze dell'ordine danno la caccia ai tre malviventi.

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