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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il processo / Pavia

L'assessore accusato di omicidio dà 250mila euro alla vedova e ai figli della vittima

Massimo Adriatici è accusato di aver sparato e ucciso Youns El Bossettaoui, a Voghera

Da un lato un risarcimento di 250mila euro, dall'altro niente "giustizia riparativa" per Massimo Adriatici, l'ex assessore leghista alla sicurezza di Voghera (in provincia di Pavia) accusato di aver sparato e ucciso Youns El Bossettaoui in piazza. Non è stata infatti accolta la richiesta del politico 49enne di accedere all'istituto della giustizia riparativa nel processo che lo vede imputato per eccesso colposo di legittima difesa per la morte dell'uomo ucciso la sera del 20 luglio 2021 da un colpo sparato dalla sua pistola in piazza Meardi nella città oltrepadana.

In apertura della seconda udienza, al tribunale di Pavia, i legali di Massimo Adriatici avevano annunciato un possibile accordo con la vedova della vittima. La donna, però, tramite il suo avvocato aveva chiesto all'ex assessore di scusarsi: richiesta respinta, perché considerata come un'ammissione di colpa che invece Adriatici respinge. Con la vedova di Youns El Bossettaoui è stato però raggiunto un accordo economico per un risarcimento di 250mila euro: la donna, madre di due figli, ha ritirato la costituzione di parte civile.

Le altre parti civili (i genitori, i fratelli e le sorelle di Youns) si erano invece opposti sin dalla prima udienza del processo (svoltasi lo scorso 2 febbraio) alla richiesta di Adriatici di accedere alla giustizia riparativa.

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