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Lunedì, 29 Aprile 2024
Andrà fatta chiarezza / Firenze

Mattia Giani, il calciatore morto in campo: "Non c'era un medico, siamo distrutti"

Le parole del papà dell'attaccante del Castelfiorentino, deceduto all'ospedale di Careggi dopo aver accusato un malore durante una gara del campionato di Eccellenza. I tempi dei soccorsi, le ambulanze, il defibrillatore: la procura dovrà stabilire se ci sono state responsabilità specifiche

Ai presenti e ai soccorritori è subito apparso chiaro che la situazione fosse gravissima. Purtroppo non c'è stato nulla da fare. Un tiro in porta, poi la mano sul petto e il crollo improvviso a terra. Arresto cardiaco in campo. È la dinamica che ha preceduto la morte di Mattia Giani, 26 anni, durante la partita di calcio del campionato toscano di Eccellenza tra Lanciotto e Castelfiorentino United, disputata domenica scorsa allo stadio comunale Ballerini di Campi Bisenzio (Firenze). Giani, attaccante della squadra in trasferta, è morto all'ospedale fiorentino di Careggi alcune ore dopo. Il calciatore era originario di Ponte a Egola, una frazione del comune di San Miniato, in provincia di Pisa.

Il suo cuore aveva smesso di battere per alcuni minuti. Il primo a soccorrerlo è stato il massaggiatore del Castelfiorentino che ha iniziato le manovre rianimatorie, poi c'è stato l'intervento del 118 e il trasporto disperato in ospedale. Ma proprio sui tempi dei soccorsi da parte del sistema di emergenza sono stati avanzati dubbi. Secondo le ricostruzioni emerse finora, non ci sarebbe stata un'ambulanza allo stadio. Andrà fatta chiarezza. In quest'ottica, il capogruppo delle liste di centrodestra a Campi Bisenzio, Paolo Gandola, ha chiesto di "verificare se i soccorsi del 118 siano stati tempestivi". Giorgio Mulé, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, ha poi annunciato un'interrogazione perché "allo stadio di Campi Bisenzio c'era un defibrillatore, ma pare non fosse a bordo campo come doveva".

Ha parlato anche Sandro Giani, papà di Mattia: "Siamo distrutti ma ora vogliamo la verità. Presenteremo una querela perché vogliamo capire come è morto nostro figlio. Io so solo che il medico su quel campo non c'era. E che la prima ambulanza del 118 è arrivata senza medico dopo 15 minuti. E che nel frattempo il massaggiatore del Castelfiorentino ha provato a rianimare mio figlio e che poi è scesa una spettatrice dagli spalti che lavora come infermiera per dare una mano. Il defibrillatore c'era ma è stato usato solo dal medico trasportato dalla seconda ambulanza. Si può morire così?", dice il genitore del calciatore.

Sarà la procura a dover stabilire, una volta che verrà avviata un'inchiesta, se ci sono state responsabilità specifiche. L'Asl locale, sottolinea il Corriere della Sera, ha riferito che l'ambulanza è arrivata in 8 minuti, sebbene il regolamento della Federazione imponga la presenza di un medico a bordo campo, oppure dell'ambulanza con il defibrillatore. Stando alla versione di Sandro Giani, il medico non c'era, ma il Lanciotto (la squadra ospitante) avrebbe smentito questa versione, sostenendo che i medici erano a bordo campo.

Per un'assurda e terribile coincidenza, il malore che ha colpito il giovane attaccante del Castelfiorentino è avvenuto proprio nel giorno dell'anniversario della morte di Piermario Morosini, calciatore del Livorno che il 14 aprile del 2012 perse la vita in seguito a una crisi cardiaca nel corso della partita dei labronici in casa del Pescara. Mattia Giani ha militato in numerose società calcistiche toscane. Partendo nel 2015 dalla Primavera dell'Empoli, poi le giovanili anche nel Pisa, il Ponsacco e altre realtà fino al 2022, quando è approdato nel Castelfiorentino United. Il fratello Elia, due anni più giovane, gioca nel Legnago in Serie C.

Mattia Giani, 26 anni

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