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Sabato, 27 Aprile 2024
La sentenza / Modena

La coppia che ha ucciso un anziano con gli psicofarmaci per poterlo rapinare

L'uomo, un pensionato di 74 anni, sarebbe stato stordito per giorni mentre i due usavano a piacimento i suoi beni e si appropriavano dei suoi soldi. Entrambi sono stati condannati per omicidio preterintenzionale e furto aggravato

Hanno somministrato ingenti quantità di psicofarmaci ai danni di un pensionato 74enne fino a provocarne il decesso. È stata condannata con questa accusa una coppia responsabile dell'omicidio di Rocco De Salvatore, Si tratta di Samia El Harim, marocchina di 37 anni e Angelo Barbato, italiano di 40 anni. L'omicidio è avvenuto il 31 luglio nel 2022 a Massa Finalese, piccolo centro abitato in provincia di Modena. L'obiettivo dei due sarebbe stato di tenere l'anziano in uno stato di prolungata incoscienza. Nel mentre si sarebbero impossessati ripetutamente del denaro, che l'anziano custodiva nella camera da letto, e avrebbero anche utilizzato a loro piacimento sia la casa, sia il bancomat, che l'automobile del pensionato, almeno per i tre giorni precedenti al decesso. 

Incastrati dal lavoro degli inquirenti

I due sono stati arrestati tramite un attento lavoro di intercettazioni informatiche e telefoniche e lo svolgimento di esami tossicologici. Inizialmente si pensava infatti che la morte del pensionato fosse attribuibile a cause naturali. Numerose anche le testimonianze, raccolte dagli inquirenti, che testimonierebbero come l'auto del pensionato sia stata largamente utilizzata dagli assassini prima dell'omicidio. La 37enne marocchina avrebbe, secondo i magistrati, anche maltrattato la vittima, con la quale aveva avuto una relazione risalente al 2019.

Diverse le condanne per i due, entrambe per omicidio preterintenzionale e furto. La donna è stata condannata a 12 anni di reclusione, l'uomo a una pena di 6 anni e 10 mesi. Per entrambi, il reato di rapina è stato riqualificato in furto aggravato, mentre sono state confermate le altre imputazioni. I due sono stati inoltre condannati al risarcimento dei danni nei confronti dei familiari di De Salvatore, liquidati in via definitiva, di oltre 700mila euro. E momenti di forte tensione in aula si sono registrati alla lettura della sentenza da parte dei familiari e degli amici della vittima come riporta Modena Today.  

La tensione in Aula alla lettura della sentenza

In aula, erano presenti anche i quattro figli di De Salvatore, che a margine dell'udienza hanno espresso il loro disappunto nei confronti della sentenza. Per loro, la condanna di Barbato - unico imputato presente oggi davanti alla Corte d'Assise - è stata troppo lieve. Rimostranze comprensibili da parte loro, che però sono state espresse in modo violento. Al termine della lettura del dispositivo infatti, una delle figlie di De Salvatore si è scagliata contro l'imputato, lanciandogli addosso la borsa. La ha seguita il fratello, che ha colpito Barbato con una sedia, urtando anche la PM Claudia Natalini che si era frapposta tra i due per tentare di evitare l'aggressione.

Il gesto, che fortunatamente non ha avuto conseguenze importanti da un punto di vista fisico, potrebbe averle da un punto di vista giuridico. Non si esclude infatti, che i fratelli vengano denunciati per percosse e aggressione a pubblico ufficiale.

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