"Negobot", la quattordicenne virtuale che scopre i pedofili in rete

Una quattordicenne in piena regola capace di chiacchierare con tanto di errori di battitura, abbrievazioni ed errori grammaticali "voluti". Si tratta, però, di una ragazzina virtuale: un programma informatico chiamo "Negobot" sviluppato dagli studiosi dell'Università di Deusto per trarre in trappola i pedofili che insidiano i più piccoli in rete. 

Il software è molto sofisticato e riesce a ingannare i potenziali "approfittatori" che credono che Negobot sia reale. Il funzionamento è molto semplice: il sistema viene caricato su un forum dove si sospetta si possano trovare pedofili e, una volta contattato, Negobot coltiva la conversazione in modo da smascherare il predatore sessuale. 

Per metterlo a punto gli scienziati hanno usato la teoria dei giochi, un sistema matematico che rigurda le decisioni strategiche, per rendere il suo comportamento più convincente: Negobot ha una doppia personalità e sette diversi schemi comportamentali, che comprendono errori di battitura, abbreviazioni, errori linguistici deliberati che imitano le azioni di una giovane adolescente.

"Una grande novità è che Negobot usa la teoria dei giochi per rendere la conversazione più realistica", ha spiegato a tal proposito Carlos Laorden, fra gli ideatori di Negobot. Le prime applicazioni potrebbero essere molto vicine: il software, infatti, potrebbe presto essere incorporato nei social network e potrebbe essere usato nella lotta contro la pedofilia on line. L'unco problema, evidenziato dagli scienziati, è che, sebbene abbia un alto grado di intelligenza artificiale, il programma non è ancora in grado di rilevare sottigliezze linguistiche come ad esempio l'ironia.