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Sabato, 27 Aprile 2024
La richiesta della procura / Modena

Omicidio Alice Neri, chiesta l'archiviazione per il marito e il collega

I pm confermano dal loro punto di vista l'estraneità di Nicholas Negrini e Marco Cuccui, ritenendo Mohamed Gaaloul l'unico indiziato per il delitto

La Procura di Modena ha chiesto oggi di archiviare le posizioni di Nicholas Negrini e Marco Cuccui nell'ambito delle attività di indagine svolte per individuare l'autore dell'omicidio di Alice Neri. Il marito della vittima e il collega di lavoro con il quale la donna aveva trascorso le ore precedenti al delitto presso lo Smart Caffè di Concordia erano infatti stati iscritti nel registro degli indagati all'apertura dell'inchiesta, anche al fine di garantire il diritto di difesa nella contestualità dello svolgimento di atti anche potenzialmente di natura irripetibile

"Le immediate, ininterrotte, complesse, e doverosamente riservate, attività di indagine svolte da questa Procura e dal nucleo investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Modena, che non hanno tralasciato alcuna pista investigativa - nel rispetto del disposto dell'art. 358 c.p.p. che impone al pubblico ministero di compiere ogni attività necessaria ai fini indicati nell'art. 326 cpp e di svolgere altresì accertamenti su fatti e circostanze a favore della persona sottoposta alle indagini - hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell'uomo di nazionalità tunisina, destinatario della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Modena per il delitto di omicidio volontario ed occultamento/distruzione di cadavere di Alice Neri", scrive la Procura in una nota.

Mohamed Gaaloul resta quindi l'unico indiziato per l'efferato delitto di Concordia e rimane in carcere dopo l'arresto avvenuto sul finire dello scorso anno, anche alla luce del respingimento della richiesta di scarcerazione avanzata dal legale del giovane nordafricano. L?ultima pronuncia è attesa per il 23 luglio, quando la Cassazione si esprimerà in maniera definitiva sulla richiesta.

La Procura, come evidenziato ormai da mesi, non ha alcun dubbio: "Alle fonti di prova fino ad allora acquisite a carico dell'indagato di nazionalità tunisina, si sono successivamente aggiunte le concordanti e plurime risultanze degli incidenti probatori richiesti da questa Procura, alcuni dei quali in fase di definizione, ma con relazioni già depositata ed estese alle parti dai periti nominati dal Gip, che, secondo le valutazioni di questo requirente, da un lato hanno ulteriormente rafforzato il già grave quadro indiziarlo scarico del suddetto indagato di nazionalità tunisina attualmente detenuto in carcere, dall'altro hanno confermano l'assoluta estraneità all'omicidio ed alla distruzione del cadavere, sia del coniuge della signora Neri, sia del collega di lavoro della donna che la aveva incontrata la sera del 7 novembre". I magistrati evidenziano quindi come tutte le indagini svolte finora hanno escluso la presenza del marito e del collega nel luogo e nell'ora dell'omicidio.

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