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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'interrogatorio / Ragusa

Giovanni Russo, il 23enne ucciso a fucilate in casa: l'assassino confessa

Alex Ventura ha raccontato agli inquirenti di averlo ucciso per dissidi personali

Dopo un’ora e mezza di interrogatorio Alex Ventura ha confessato l’omicidio di Giovanni Russo, il ragazzo 23enne ucciso a colpi di fucile il 27 febbraio scorso a Vittoria, in provincia di Ragusa. Ha dichiarato di avergli sparato alla testa non per questioni di droga o spaccio ma per dissidi personali. Aveva ricevuto delle minacce da parte della vittima due mesi prima e così dopo averlo visto in prossimità della sua abitazione ha pensato che fosse venuto lì per lui. Riavvolgiamo il nastro.

La ricostruzione

La sera del 27 febbraio 2024 Ventura e Russo iniziano a litigare. Poi il 29enne temendo per la sua incolumità va a casa e prende il fucile. Torna a casa di Giovanni e spara più colpi. Uccide il 23enne sul colpo, poi scappa. I militari si mettono sulle sue tracce ma poco dopo Ventura decide di costituirsi.

Comparso davanti al giudice per le indagini preliminari per l'udienza di convalida ha escluso che l'omicidio sia legato agli ambienti della droga e dei clan che gestiscono lo spaccio, come ipotizzato dagli inquirenti.

Cosa sappiamo

La ricostruzione fatta dal killer sembra combaciare con quella di due testimoni, uno oculare e uno sopraggiunto successivamente. L’arma del delitto, detenuta illegalmente, non è ancora stata trovata. L’omicida reo confesso ha raccontato di averla gettata via durante la fuga, senza ricordare il luogo.

Dopo la confessione il pm ha chiesto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere, contestando l'aggravante della premeditazione come chiesto dall’avvocato di Alex Ventura. Il legale ha sottolineato che l'omicidio si sarebbe verificato al termine di un diverbio, poi degenerato. Il giudice si è riservato di decidere.

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