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Domenica, 28 Aprile 2024
Delitto passionale / Caserta

Paolo Menditto massacrato con 19 coltellate per una donna, fermato un ex militare

Svolta nelle indagini sull'omicidio avvenuto ad Aversa. La vittima avrebbe aperto la porta di casa al suo killer. Cosa sappiamo e i punti oscuri

Un omicidio passionale e sullo sfondo lo spaccio di droga. Questa la pista seguita dagli inquirenti che indagano sulla morte di Paolo Menditto, ucciso tra il 27 e il 28 settembre con 20 coltellate nella sua abitazione ad Aversa (Caserta) al primo piano di una delle palazzine del quartiere popolare "Unrra Casas". È stato fermato per omicidio A.G., 34enne di Casal di Principe.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’efferato delitto sarebbe avvenuto per una donna, attuale compagna dell'indagato e in passato vicina alla vittima.

Paolo Menditto massacrato con 19 coltellate 

Erano circa le 3 di notte quando i vicini di casa di Menditto hanno sentito delle grida provenire dall’abitazione della vittima. Urla, un grande frastuono e un portoncino sbattuto violentemente tanto che il rumore è riecheggiato per le scale condominiali. Solo alle prime luci del mattino del 28 settembre la sorella di Menditto non avendo sue notizie ha allertato il 115. La squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Aversa ha forzato la porta d’ingresso e ha trovato il corpo.

Menditto era per terra, a faccia giù, in una pozza di sangue. Il corpo era stato martoriato da numerose coltellate. I medici del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Almeno 19 le ferite trovate sul corpo del 55enne, soprattutto all’addome, al torace e alle braccia. Forse quindi aveva provato a difendersi. 

Paolo Menditto conosceva il suo aggressore

Le indagini sono state avviate dal locale commissariato e della squadra mobile della questura di Caserta. Tassello dopo tassello sono stati ricostruiti gli scenari in cui potrebbe essere maturato il delitto. Sono stati sentiti i testimoni e sono state acquisite le immagini dei circuiti di videosorveglianza privati e pubblici  della zona.

Paolo Menditto secondo gli inquirenti conosceva il suo aggressore, ecco perché la porta di ingresso dell’appartamento non era forzata. Presumibilmente aspettava una donna, con la quale intratteneva un rapporto sentimentale e alla quale forniva “aiuto” con droga o contanti in cambio di sesso. La donna però da qualche tempo aveva incominciato una relazione con il presunto omicida di Menditto, A.G., ex militare dell’esercito allontanato dal servizio. L'uomo secondo la ricostruzione degli inquirenti si sarebbe presentato a casa del 55enne, poi la lite e l'omicidio.

Un’indagine lampo quindi che ha portato al fermo del 34enne raggiunto dai poliziotti che gli hanno notificato il provvedimento emesso nei suoi confronti dal sostituto procuratore Margherita Lojodice della Procura della Repubblica di Napoli Nord. È stato rintracciato alla stazione ferroviaria di Aversa, pronto a lasciare l'Italia. Bloccato e portato in commissariato, avrebbe confermato il movente dell'omicidio. Le indagini proseguono per accertare l'esatta dinamica e per individuare l'arma del delitto.

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