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Sabato, 27 Aprile 2024
Omicidio a Roma

Una vita sempre insieme, poi l'onta di quel debito: così Massimo ha ucciso sua madre

Tremila euro non pagati al condominio e la vergogna di raccontarlo alla madre: sarebbe questo il movente dietro l'omicidio avvenuto nella Capitale

Tremila euro non versati al condominio. Un debito accumulato nel tempo, soldi della pensione dell'anziana madre usati non si sa bene per fare cosa. Massimo Barberio il peso di quella bugia, di quell'omissione non riusciva a sopportarla. Lui che per 59 anni aveva vissuto senza un padre insieme a sua madre Egidia di cui portava lo stesso cognome. Una simbiosi nella sua testa idilliaca che non poteva rompere con quella confessione.

L'omicidio

Così una settimana fa, forse dieci giorni fa - sarà l'autopsia a stabilirlo con certezza - nella loro abitazione di via Pietro Gasparri 84, a Roma, ha preso un coltello da cucina e ha colpito l'anziana madre, di 88 anni fino ad ucciderla. Tre colpi al collo, nessun urlo, nessuna resistenza, un omicidio di cui nessuno si è accorto: il delitto perfetto.

L'occultamento del cadavere e l'odore insopportabile

Quindi la decisione di occultare il cadavere in un sacco, poi riposto nell'armadio. Passano i giorni e quella vita apparentemente normale per gli altri, diventa insostenibile, così come l'odore che nel frattempo iniziava a fuoriuscire dall'armadio. Sono le 2 di venerdì notte, forse l'ennesima insonne degli ultimi giorni, quando arriva la confessione: "Venite, ho ucciso mia madre". Giunti sul posto quel peso insostenibile si è trasformato in uno sfogo: le ammissioni, il racconto dell'occultamento, il movente vengono vuotati con freddezza, riferirà chi è intervenuto sul posto.

Chi era Massimo Barberio

Il resto della palazzina - uno stabile di tre piani a due passi dal commissariato di polizia -  e l'intero quartiere, sono sotto choc. Barberio non era uomo che si faceva notare. Tuttavia 59 anni sempre nella stessa zona l'avevano reso un volto conosciuto. Accudiva la madre, da qualche tempo con problemi di vista e che anche per questo usciva sempre meno. Quasi tutti i giorni era al supermercato per la spesa, saluti veloci ai vicini, qualche informazione su mamma Egidia e poi ancora a casa. Nessun vizio, apparentemente nessuna spesa anomala ed anche per questo lascia increduli quanto accaduto.

Barberio non risultava avere problemi psichici, né essere mai stato in cura per situazioni specifiche. Il 59enne dovrà rispondere di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Si trova ora a Regina Coeli.

La dichiarazione del vescovo Baldo Reina

Il vescovo Baldo Reina, ausiliare del settore Ovest e vicegerente della diocesi di Roma commenta: "Ci fermiamo, anche questa volta, dopo aver saputo dell’uccisione di una mamma per la mano del figlio e ci lasciamo interrogare da quanto accaduto. Non cediamo alla rassegnazione per una triste catena di eventi che sta diventando “normalità”. Quanto più si fa sentire la forza del male tanto più si innalzi a Dio la nostra preghiera perché tocchi i cuori di ogni persona e li converta al bene; e insieme alla preghiera si innalzi anche la nostra voce in mezzo alla città degli uomini per dire che non accettiamo di convivere con la logica della violenza e dell’istinto omicida, che la cultura del Vangelo è cultura della vita anche dentro i possibili contrasti che ci sono in ogni famiglia e dentro i mille problemi che quotidianamente siamo chiamati ad affrontare. Che ci sia un risveglio di dignità e di civiltà per fermare il male in tutte le sue forme e per aiutare tutti a recuperare la sacralità e l’inviolabilità della vita".

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