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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'ultima difesa / Modena

Le lacrime del padre di Saman: "Era il mio cuore, non l'ho uccisa"

Il padre della 18enne di origini pachistane trovata morta nel 2022 è accusato del delitto con altri quattro parenti. Alla corte dice: "I giornalisti mi hanno dato la targhetta di assassino"

Saman Abbas: ergastolo ai genitori

Piange, si difende, professa amore per la figlia morta troppo presto e lancia accuse contro chi lo dipinge come un assassino e contro la stampa. Shabbar Abbas, padre di Saman, gioca così la sua ultima carta al processo per l'omicidio della figlia. 

Saman è stata uccisa nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021 a Novellara (Reggio Emilia) ad appena 18 anni ed è stata sepolta in una buca, dove è stata trovata un anno e mezzo dopo. Per l'accusa è stato un delitto deciso e commesso in famiglia, per "punire" la ragazza e il suo desiderio di vita all'occidentale. Sotto accusa ci sono i genitori, uno zio (indicato come esecutore materiale, ndr) e due cugini. Per i genitori Shabbar Abbas e Nazia Shaeen la Procura di Reggio ha chiesto l'ergastolo e una pena di 30 anni di reclusione per lo zio Danish Hasnain. Anche per i cugini Ikram Ijaz e Nomanullaq Nomanullaq l'accusa aveva chiesto 30 anni, poi ridimensionati a 26.

"Mai ho pensato di uccidere mia figlia, nemmeno gli animali ammazziamo. I giornalisti mi hanno messo questa targhetta. In carcere non è una bella vita, mi danno del cane che ho ammazzato mia figlia. Ma Saman era il mio cuore", ha detto Shabbar Abbas rendendo dichiarazioni spontanee. "Anche io - ha aggiunto - vorrei sapere chi l'ha ammazzata, con chi sarebbe dovuta andare quella notte. Mia figlia non c'è più, mia figlia è morta, noi siamo sempre stati in casa a piangere".

"I genitori non pensano mai male per i figli, come non l'ho fatto io - ha ribadito Shabbar - Volevo bene a loro, ho sempre lavorato in campagna, non ho mai rubato. Sono una persona povera, ho iniziato casa nel 2015 e ancora non è finita. Una persona ricca l'avrebbe fatta subito, e un mafioso non viene in Italia a lavorare. Ho sempre lavorato per la mia famiglia, per i miei figli, per mia moglie, mai nemmeno un centesimo gli ho negato, davo tutto a loro. Non è vero del matrimonio combinato, Saman era contenta. Se mi avesse detto una volta che non voleva sposare quel ragazzo, avrei annullato tutto".

E proprio sul matrimonio combinato, il padre della diciottenne ha insistito: "Non voglio dire bugie, ne ho sentite troppe qui. In vita mia non ho mai picchiato nessuno. Nel 2019 siamo andati in Pakistan e alcuni giorni dopo mio cugino mi ha detto che voleva portare a casa sua Saman. Gli ho risposto che era ancora una bambina, che volevo pensarci, che mi serviva tempo. Quindici, venti giorni dopo, mia figlia e mia moglie mi hanno detto che andava bene. E poi lui ha 4 anni in più, non come hanno detto. Io non avrei mai voluto un vecchio accanto a mia figlia. In Pakistan mio cugino e la sua famiglia stanno bene, hanno casa e terra, tutto il necessario per vivere e poi era il mio stesso sangue. Erano tutti contenti".

E se del matrimonio, secondo la versione dell'uomo, erano "tutti contenti" qualcosa invece non andava col ragazzo che Saman amava per davvero. "Quello tra Saqib e mia figlia non era amore. Non era una bella cosa. Lui ha detto tante bugie, compresa quella che lo avrei minacciato. Ma io sono andato anche a incontrare i suoi genitori in Pakistan, per capire chi fossero. Ho detto loro che non andava bene che Saqib mettesse sui social le foto con Saman. Eravamo tutti arrabbiati".

"Il 30 aprile (giorno in cui Saman è scomparsa) andava tutto bene, in casa non c'era alcun problema. La sera ha preso il telefono, mandava messaggi, ma io non li controllavo, nè i suoi nè quelli del fratello. Mi ha detto che voleva andarsene, le ho risposto che era notte. Ho pensato che Saqib (il fidanzato, ndr) sarebbe andato a prenderla, sicuro. O che avrebbe mandato qualcuno lui", ha detto ancora il padre di Saman ricostruendo l'ultima sera della diciottenne. E ancora: "Ho chiamato Danish, lei era in bagno a mandare messaggi, mi ha detto che sarebbe andata un'amica a prenderla. È andata con la madre fuori, ha detto che ci avrebbe parlato lei. Quando sono tornate dentro, lei è corsa in bagno a mandare altri messaggi. Una volta fuori, ha detto alla madre che andava e mia moglie ha detto che prima di lei sarebbe andata via lei, era arrabbiata".

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