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Domenica, 28 Aprile 2024
Dopo l'aggressione a scuola / Varese

"Lui come sta?": le prime parole della prof accoltellata. La Procura: "Gesto premeditato"

Al centro delle indagini una possibile complicità tra lo studente e altri compagni. L'azione del ragazzo sarebbe stata premeditata. La famiglia della vittima: "Voleva uccidere"

"Ma lui come sta? Non capisco, vivo per loro da trent'anni", sono state le prime parole della docente Sara Campiglio, 57 anni, ricoverata all'ospedale di Circolo di Varese dopo essere stata accoltellata da un suo alunno. 

"Voleva uccidere, non c'è assolutamente una ragione per questa cosa, va fermato, va curato perché potrebbe rifarlo", hanno affermato i parenti della donna. L'aggressione sarebbe stata premeditata: lo studente si sarebbe portato portato il coltello da casa. Tra le altre aggravanti contestate, quella dei i futili motivi e dell'aver agito contro un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sua funzioni. 

La Procura dei minori ha presentato al gip la richiesta di convalida dell'arresto, ma le indagini non sono ancora concluse. 

Le indagini

Sono numerosi i punti che restano da accertare: primo, se abbia deciso di agire da solo o se possa esserci stata una qualche complicità da parte di altri studenti. Gli investigatori si concentreranno sull'analisi dei profili social e delle chat di gruppo per capire se altri ragazzi fossero coinvolti o quantomeno a conoscenza del gesto.

Il ragazzo è stato descritto come "problematico" e i vertici dell'istituto professionale che frequentava - l'Enaip di Varese - hanno confermato che era sempre stato "seguito con competenza e professionalità dalla scuola e accompagnato per un miglioramento delle sue competenze psico-attitudinali". Non aveva però mai tenuto comportamenti tali da interessare le forze dell'ordine, né risulta che la sua situazione familiare fosse attenzionata dai servizi sociali. Il suo stato psichico andrà ad ogni modo approfondito per capire come a soli 17 anni possa essere diventato un potenziale assassino. 

Andrà verificato se tra lo studente e la professoressa fossero sorte tensioni nei giorni precedenti all'aggressione. Eventualità che sembra essere stata già smentita dalla collega che ha soccorso la professoressa: "È stato molto veloce, quasi non ci siamo resi conto di quanto è successo, non c'erano stati diverbi, è stato improvviso: è arrivato di corsa e l'ha colpita", ha raccontato l'insegnante. "Lo seguo anche io e non c'è mai stato il minimo problema in classe, nelle mie lezioni non ho mai notato che ci fossero problematiche particolari e, se aveva delle particolari certificazioni, non sono tenuta a saperlo". "Non c'è stata nessuna lite, nessun diverbio. Ha preso ed è andato", ricostruisce la docente che ha soccorso la collega cercando di tamponarle il sangue che
scorreva.

L'avvocata Elisa Scarpino, che assiste il ragazzo, si è limitata per ora a commentare lo stato "provato" dell’assistito e la disperazione della famiglia. 

Le tre coltellate e la fuga nel cortile della scuola: la dinamica dell'aggressione

Che l'obiettivo dell'aggressione fosse la docente Campiglio è un punto fermo. La donna è stata accoltellata all’ingresso dell’istituto professionale Enaip di Varese, alle 8 del mattino di lunedì 5 febbraio, dopo che il 17enne aveva atteso il suo passaggio e l'aveva pedinata.

Con un coltello a serramanico l'ha colpita per tre volte alla schiena, fermandosi prima di un quarto colpo, per poi tentare una fuga presto terminata nel cortile della scuola, il tutto mentre gli altri studenti erano già in classe.

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