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Venerdì, 26 Aprile 2024
Stalking / Monza e della Brianza

La ragazzina di 15 anni costretta a cambiare casa per le minacce dell'ex

La giovane ha avuto una relazione con un trentenne, che non ha accettato la fine del rapporto e ha iniziato a perseguitare lei e la sua famiglia trasformando la vita quotidiana in un incubo

Una ragazzina di 15 anni perseguitata e minacciata, diventata bersaglio con tutta la famiglia, di pedinamenti e aggressioni. La storia arriva da Monza, dove i carabinieri hanno arrestato un trentenne al quale la giovane era stata legata sentimentalmente. L'uomo, disoccupato e con precedenti, non ha accettato la fine del rapporto e da allora la vita della ragazzina si è trasformata in un incubo.

I carabinieri di Agrate Brianza hanno notificato al 30enne, di origine marocchina, l'ordinanza di custodia cautelare con l'accusa di stalking. Secondo quanto emerso dalle indagini, il 30enne a gennaio ha iniziato una relazione con la 15enne. Un rapporto mal visto dalla famiglia di lei per la differenza di età. Non gradendo le limitazioni imposte dai genitori alla fidanzatina, prima ha iniziato a fare pressioni con messaggi anche vocali, invitandola a riferire alla madre di farla uscire, poi ha iniziato a presentarsi sotto casa fino ad avere un litigio con la madre. A quel punto la 15enne ha troncato la relazione. La decisione ha mandato su tutte le furie il trentenne che ha iniziato a mandare messaggi in modo ossessivo e a pedinarla. Si è più volte presentato a casa della ex minacciando i familiari. Ha fatto irruzione anche nella scuola frequentata dalla giovane, entrando in aula durante le lezioni e insultando docenti e compagni di classe. 

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Un'altra volta, secondo quanto ricostruito, s è presentato davanti alla ex che stava facendo una passeggiata con la sorella e un'amica: le ha bloccate e ha iniziato a insultarle. In un'altra occasione, sempre sotto casa della minore, ha aggredito il fratello 19enne mentre passeggiava con la propria fidanzata colpendolo al capo con schiaffi e pugni provocandogli un trauma cranico e varie contusioni al volto. Gli inquirenti spiegano che la ragazzina era ormai terrorizzata, tanto da decidere di non uscire più sola e trasferirsi temporaneamente presso l'abitazione di un parente fuori dalla provincia brianzola. 

L'indagato, già detenuto, dovrà rispondere dei reati di atti persecutori aggravati dal fatto di averli commessi nei confronti di una persona legata da relazione affettiva nonché minorenne; atti persecutori continuati nei confronti dei familiari, madre, sorella e fratello; lesioni aggravate nei confronti del solo fratello della vittima; tutti i reati aggravati dalla recidiva infraquinquennale.

L'uomo dal 1° giugno è nel carcere di Monza perché ritenuto l'autore di una rapina avvenuta il 12 maggio 2022 a Cavenago. Avrebbe colpito con calci e pugni un 36enne chef di origine pakistana che tornava dal lavoro per impossessarsi del suo zainetto. Lo avrebbe anche colpito alla testa, prima con una bottiglia di vetro ritrovata nelle vicinanze e poi con un sasso. Solo l'intervento di un passante che ha allertato le forze dell'ordine e i soccorsi ha scongiurato il peggio. Inoltre, nell'intervallo di tempo tra la consumazione della rapina e l'esecuzione della prima ordinanza, il giovane si è reso protagonista di un altro episodio che ha portato a un nuovo arresto. Ha aggredito un carabiniere dopo essere stato beccato alla guida di un suv sotto effetto di stupefacenti e seminando il panico per le vie del centro abitato di Cavenago di Brianza.

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