Sacha Chang: catturato il 21enne sospettato di aver ucciso il padre e un amico di famiglia

Il duplice omicidio e la fuga, cosa sappiamo sulla cattura di Sacha Chang e i punti oscuri

È stato catturato dai carabinieri Sacha Chang, il ragazzo olandese di 21 anni  che due giorni fa, il 16 agosto, a Montaldo di Mondovì, nel Cuneese, avrebbe ucciso il padre e un amico di famiglia per poi fuggire nei boschi. Il giovane sarebbe stato trovato in una chiesetta dove si era rifugiato per proteggersi dalle piogge. Aveva ancora i vestiti sporchi di sangue. 

Alle ricerche, che sono andate avanti senza sosta, hanno partecipato cento carabinieri, un elicottero e il nucleo cinofili. Il giovane, descritto come alto 1,75 e dal fisico atletico, si era nascosto tra la vegetazione nella zona della Val Corsaglia. Era disarmato, dal momento che il giorno del delitto, nel tentativo di bloccarlo, un operaio gli avrebbe fatto cadere di mano il coltello. Nonostante tutto era stato definito dalle autorità locali un soggetto "pericoloso". Il giovane soffrirebbe di qualche problema psichico, tant'è che secondo le indiscrezioni negli ultimi giorni il padre avrebbe parlato di "un brutto esaurimento nervoso dopo che la ragazza lo aveva lasciato".

Il duplice delitto

Da qualche giorno il 21enne era ospite con il padre di una famiglia di amici che hanno casa a Montaldo. Nell'abitazione, per motivi da chiarire, sarebbe scoppiato un litigio, probabilmente tra padre e figlio. Sacha Chang avrebbe afferrato un coltello da cucina colpendo prima il padre Chainfa Chang, 65 anni, e poi l'amico di famiglia che era intervenuto, Lambertus Ter Horst, di 59 anni. Il genitore del killer sarebbe morto sul colpo, mentre l'altro uomo, anche lui olandese, era stato portato in ospedale a Torino con un elicottero del 118, ma è deceduto poco dopo. 

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