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Domenica, 28 Aprile 2024
Attentati a Parigi

Il giallo della fuga di Salah: "E' ricercato anche dall'Isis"

Anche gli uomini del Califfato sarebbero sulle tracce dell'ottavo uomo del commando di Parigi. I jihadisti furiosi con lui perché non si è fatto saltare in aria

Anche l’Isis sarebbe sulle tracce di Salah Abdelslam, l'ottavo uomo del commando degli attentati di Parigi, ricercato dai servizi di sicurezza e di inteligence di tutta Europa. 

Secondo l’Indipendent gli uomini del Califfato sarebbero furiosi con lui perché non ha portato a termine il suo compito: farsi saltare in aria con gli altri jihadisti. 

A riferirlo sarebbe stato lo stesso Salah ad un amico visto a Molenbeek, in Belgio, come riporta SudInfo: "L’ho incontrato martedì notte. E’ a Bruxelles, ma non credo che resterà molto - avrebbe detto il giovane -. Era sconvolto da quello che è successo ma non può consegnarsi alla polizia perché ha paura di ritorsioni contro la sua famiglia". 

L’ipotesi, a questo punto, è che Abdelslam non si sia fatto esplodere per paura. O forse, come suggerisce il suo conoscente, a un certo punto si è pentito di aver partecipato  a quella carneficina.  

La fonte ha inoltre spiegato a un giornalista che Salah teme la reazione dell'Isis e vuole che questo messaggio arrivi al fratello Mohammad, che lo ha invitato più volte a consegnarsi alla giustizia. 

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Intanto le ricerche proseguono. Il Daily Mail ha pubblicato una foto che la polizia francese ha diffuso alle forze dell’ordine di altri Paesi europei: Salah indossa grandi occhiali con montatura scura e una vistosa parrucca.

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Conoscenti di Abdeslam hanno descritto inoltre il terrorista come "un pazzo" che frequentava "donne diverse ogni notte". Altre fonti hanno riferito a La Libre che Salah sarebbe stato visto "quattro o cinque volte" nel mese di ottobre in bar del Belgio frequentati da gay.

La sua presenza, secondo quanto riferito, troverebbe una spiegazione nel traffico di documenti orchestrato dal fratello Brahim, che si è fatto esplodere durante gli attacchi di venerdì nella capitale francese. "In questi bar, frequentati da persone ignare, non è molto complicato rubare portafogli" ha spiegato una fonte di La Libre. "Furti di carte d'identità, patenti di guida e altro sono stati compiuti in quel periodo in questi luoghi".
 

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