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Martedì, 30 Aprile 2024
Il processo / Monza e della Brianza

Si nasconde nell'armadio e uccide l'ex fidanzata nel sonno: chiesta la perizia psichiatrica

Zakaria Atqaoui a processo per il delitto di Sofia Castelli, avvenuto a Cologno Monzese (Milano). L'uomo, 23enne italo-marocchino, è accusato di omicidio aggravato. Il suo legale: "Vuole chiedere scusa"

Il processo a carico di Zakaria Atqaoui, il 23enne italo-marocchino reo confesso dell'omicidio dell'ex fidanzata Sofia Castelli a Cologno Monzese (Milano), si è aperto oggi in corte d'assise a Monza. L'avvocato di Atqaoui, Vainer Burani, subentrato alla collega Marie Louise Mozzarini che ha rinunciato al caso, ha chiesto in apertura di udienza la perizia psichiatrica per il suo assistito. La corte ha accolto le richieste di costituzione di parte civile da parte della famiglia di Sofia e di Aurora Fiameni, l'amica della vittima che quella notte dormiva nella stanza accanto al momento del delitto. Stesso responso per la richiesta pervenuta dall'associazione "Casa delle donne maltrattate di Milano".

L'omicidio di Sofia Castelli a Cologno Monzese

"Vuole chiedere scusa per quanto successo. È un ragazzo in una condizione psicologica difficilmente spiegabile", ha detto il legale dell'imputato a margine della prima udienza. È possibile che nella prossima udienza l'imputato renda dichiarazioni spontanee: "Nelle quattro o cinque volte che l'ho visto è scoppiato a piangere solo una volta, però era pentito - ha spiegato Vainer Burani -, si è reso conto molto tempo dopo di quello che è successo e di quello che ha fatto".

Secondo l'avvocato, il delitto è un "fatto abnorme che presuppone di valutare qual era lo stato d'animo di Atqaoui e la capacità di intendere e di determinarsi, non fosse altro per la contestazione che gli fanno sulla premeditazione". Per Burani "anche su questo c'è necessità di capire e solo la perizia ci può aiutare a capire". La perizia psichiatrica, quindi, secondo il legale è necessaria per "capire lo stato d'animo di Atqoui in tutta questa vicenda, più che un esame dei testimoni che potrebbero dire solo quello che hanno visto".

Il caso risale al 29 luglio scorso. Zakaria Atqaoui e Sofia Castelli (20 anni) avevano avuto una relazione, lui in passato era anche stato ospitato a lungo dalla famiglia di lei. Poi la fine della relazione, che Atqaoui non aveva mai accettato. Quella notte Sofia era andata in discoteca con l'amica e a fine serata entrambe erano andate a dormire a casa Castelli.

Atqaoui era entrato in casa e si era nascosto nell'armadio di Sofia, spiandola sui social in attesa del suo ritorno a casa, per poi uscire quando le due ragazze si erano addormentate e uccidere l'ex fidanzata con un coltello preso dalla cucina. Il giovane ha poi confessato alle forze dell'ordine. L'accusa è di omicidio aggravato: il ragazzo rischia l'ergastolo. La prossima udienza del processo si terrà il 1° marzo.

I funerali di Sofia Castelli a Cologno Monzese (Foto Lapresse)


 

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