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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Bergamo

Speleologa bloccata in una grotta a 150 metri di profondità: ha una gamba rotta

Le operazioni di recupero sono complesse

È ancora in corso il recupero di una speleologa infortunata all'interno di una grotta a Fonteno, in provincia di Bergamo, la 'Bueno Fonteno'. La IX Delegazione speleologica del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico Lombardo è stata attivata ieri sera. La ragazza, di 31 anni, si trovava a una profondità di circa 150 metri, in un tratto di morfologia complessa, tuttora in esplorazione. 

A causa di una frattura alla gamba la speleologa non può muoversi in maniera autonoma. A dare l'allarme sono stati i colleghi della donna che si trovavano con lei. Dovrà essere trasferita all'esterno della grotta dai soccorritori, ma le operazioni sono molto complesse. 

Come spiegano dal soccorso alpino, l'intervento, in corso ormai da più di 24 ore, vede impegnati sul campo 60 operatori provenienti da Lombardia, Veneto, Piemonte, Trentino, Alto Adige ed Emilia-Romagna. Le operazioni, si legge nella nota, "proseguiranno tutta la notte". Sul posto ci sono anche dei tecnici del soccorso alpino che stanno operando per organizzare il tratto dove avverrà il recupero esterno alla grotta, quando la barella con la ragazza infortunata uscirà dall'imbocco. Il luogo dell’incidente è in una zona esplorativa labirintica, una grotta molto stretta e bagnata, con diverse verticali, tra cui un pozzo profondo 55 metri. I soccorritori con la ragazza sulla barella seguita costantemente da medici e infermieri,  avanzano centimetro dopo centimetro per raggiungere l'uscita.

L'allarme era scattato ieri pomeriggio dopo che uno dei colleghi della donna era uscito dalla grotta raggiungendo l'abitato di Fonteno per chiedere aiuto. 

Le operazioni di soccorso-2

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