Strage a Denver, Bloomberg: "Obama e Romney prendano posizione, basta armi"
Il sindaco di New York chiede ai due candidati alla Casa Bianca di mettere da parte il secondo emendamento che sancisce il diritto costituzionale per ogni americano di detenere armi: "Troppi omicidi, bisogna finirla"
Dopo la strage di Denver, si riapre la polemica sull'elevato numeri di armi da fuoco liberamente in circolazione negli Stati Uniti.
Stavolta, però, l'attacco al famoso Secondo Emendamento della Carta costituzionale, quello che sancisce il diritto dei cittadini a possedere armi, non arriva dall'estero o dalle frange della sinistra americana, bensì dal cuore della Grande Mela. Da New York.
E' il sindaco Michael Bloomberg a chiedere, nel corso di un'intervista radiofonica, una presa di posizione da parte dei due candidati alla Casa Bianca, Barack Obama e Mitt Romney, sul tema.
"E' tempo che le due persone in corsa per diventare il presidente degli Stati Uniti prendano posizione e ci dicano cosa hanno intenzione di fare, perché questo è ovviamente un problema in questo Paese. E tutti ogni volta dicono che è una cosa tragica".
Con queste parole il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha chiesto a Barack Obama e Mitt Romney regole più severe sul possesso di armi. Bloomberg è il fondatore di un'organizzazione nazionale che chiede controlli più stringenti sul porto d'armi. "
Ogni giorno ci sono così tanti omicidi, bisogna finirla" ha dichiarato Bloomberg nel corso di un'intervista radiofonica.
"Il presidente Obama e il governatore Romney ci devono dire come intendono rendere il mondo un posto migliore, invece di parlarne vagamente. Questo è un problema. E non importa qual è la posizione sul Secondo Emendamento, perché abbiamo il diritto di sapere da entrambi, concretamente, cosa hanno intenzione di fare sulla questione delle armi".
