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Sabato, 27 Aprile 2024
Crisi economica

Crisi assassina, diecimila suicidi in tre anni

I numeri di uno studio della University of Oxford e della London School: tra il 2008 e il 2010 diecimila suicidi per crisi in Europa, Stati Uniti e Canada

ROMA - E' il prezzo più drammatico della crisi. Saracinesce che si abbassano, cancelli che si chiudono per sempre e vite spezzate. Sono oltre diecimila i suicidi avvenuti tra il 2008 e il 2010 in Europa, Stati Uniti e Canada: tutti legati ai problemi economici che hanno sconvolto tali aree. A dipingere il preoccupante quadro è uno studio della University of Oxford e della prestigiosa London School of Hygiene & Tropical Medicine. 

Pubblicati sul British Journal of Psychiatry, i risultati mostrano che i tassi di suicidio sono aumentati di molto dopo il 2007, anno di inizio della crisi, e tra i maschi si sono addirittura quadruplicati. 

I ricercatori hanno analizzato i dati recentemente messi a disposizione dall'Organizzazione mondiale della sanità. Sconvolge il dato sull'Europa, dove in due anni i suicidi sono saliti del 6,5%. Un po' meglio va a Canada e Stati Uniti, dove le percentuali sono cresciute rispettivamente del 4,5% e del 4,8%.

Eppure un modo per porre fine al bagno di sangue, o almeno per provarci, ci sarebbe. Sempre gli studiosi inglesi evidenziano infatti che a parità di recessione economica, nei paesi dove sono stati attuati dei programmi a favore dell'occupazione - come in Svezia - i tassi di suicidio non sono cresciuti. 

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