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Martedì, 30 Aprile 2024
Crisi economica

"Senza lavoro non c'è speranza": imprenditore si toglie la vita

Ancora un 'dramma della crisi'. Un imprenditore di 60 anni si è tolto la vita nell'abitazione in cui viveva in affitto. Ha lasciato un duro messaggio di rabbia e disperazione

FERRARA. "Senza lavoro non c'è speranza,". E' questo il testo del biglietto che un imprenditore di sessanta anni ha lasciato nella sua abitazione dove si è tolto la vita.

Il dramma è avvenuto sabato sera, la vigilia di Pasqua, ma solo oggi la notizia è balzata sulle prime pagine dei giornali della provincia emiliana. A riportala è stato, per primo, la Nuova Ferrara.

La vittima è un imprenditore ferrarese di sessanta anni. Il luogo della tragedia, la casa in cui l'uomo viveva, in affitto, tra Casaglia e a zona della Piccola e media industria.

A scoprire il cadavere è stato il padrone di casa arrivato per riscuotere l'affitto. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di stato. La salma dell’imprenditore è stata trasferita presso l’Istituto di medicina legale all’interno del vecchio ospedale Sant’Anna di corso Giovecca, a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti del caso.

I motivi del suicidio - secondo quanto riporta la Nuova Ferrara - "sono da ricondurre alle difficoltà economiche che attanagliano larga parte del mondo del lavoro, sia dipendente sia autonomo".

E' questa la seconda notizia drammatica che scuote il mondo del (non) lavoro. Proprio nel giorno in cui l'Istat ha reso noti i numeri della disoccupazione - sono 2 milioni e 971 mila le persone inoccupate in Italia - le isole Eolie sono state scenario dell'ennesimo suicidio. A togliersi la vita è stato un noto albergatore dell'isola di Lipari. Il motivo? Il suo hotel rischiava di non riaprire i battenti per la stagione estiva a causa della crisi del settore turistico.

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