rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Giugliano / Napoli

Pensava di "poterlo cambiare", lui la soffoca col cuscino: salvata dal padre

Lei lo aveva già denunciato tre volte per maltrattamenti, in un attimo di tregua dalle violenze la telefonata che le ha salvato la vita. Ad oggi sono 110 le donne uccise da uomini da inizio 2023

Lo aveva denunciato già tre volte per maltrattamenti ma con l'idea di "poterlo cambiare" alla fine aveva fatto marcia indietro. Almeno fino all'ultimo episodio, ricco di schiaffi, calci e un tentativo di soffocamento, quando ha trovato il coraggio di chiedere aiuto al padre che ha chiamato i carabinieri lo ha fatto arrestato. È finita con la manette ai polsi l'ennesima aggressione che un 39enne campano aveva rivolto nei confronti della fidanzata 35enne.

La chiamata ai carabinieri arriva intorno alle 13 di domenica 10 dicembre quando approfittando di un momento di tregua dalle violenze la donna telefona al padre. Quest'ultimo prontamente rivolge la richiesta di aiuto ai militari dell'Arma. Sono i carabinieri di Giugliano in Campania ad accorrere in un hotel in località Varcaturo: quando si fanno aprire la stanza dal personale della struttura ricettiva trovano i mobili e il letto sporchi di sangue. La donna era a terra: sul suo volto i segni delle percosse. Picchiata in albergo approfitta di un momento di distrazione del fidanzato ubriaco e manda un messaggio al padre che a sua volta avverte i carabinieri: evitato il peggio a Giugliano in Campania, in provincia di Napoli, dove i carabinieri hanno arrestato un 39enne, nella stanza di un hotel di località Varcaturo trovata sporca di sangue. Dopo essere stata medicata all'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli i militari la accompagnano in caserma dove formalizza la denuncia. L'ennesima. La coppia si frequentava da un anno e mezzo e lui era "apparentemente affettuoso" ma si trasformava totalmente quando beveva. La relazione è stata così costellata di aggressioni, vessazioni e violenze che avevano causato alla donna fratture al braccio e al naso. In un'occasione si è reso necessario anche un intervento chirurgico all'orecchio. In altre circostanze erano stati calci, morsi e schiaffi tanto che lei lo aveva denunciato già in tre occasioni ma poi aveva successivamente ritirato le querele nella speranza, rivelatasi infondata, di un suo cambiamento.

L'ultimo pestaggio forse il più grave: nella stanza d'albergo dopo i primi momenti di affettuosità "lui inizia a bere" e lei subisce la scenata di gelosia e le prime percosse. Quando la donna si ribella lui chiude la porta a chiave e tenta di soffocarla con il cuscino, chiudendole la bocca con la mano. La vittima non si arrende e morde la mano del 39enne che la allontana e le sferra un ultimo calcio al fianco. Lei si accascia a terra, lui si ferma. In quegli attimi di silenzio la richiesta di aiuto al padre con un messaggio e poi l'arrivo dei carabinieri.

110 donne uccise da uomini da inizio 2023

Quello di Giugliano è solo l'ultima aggressione che racconta un drammatico e troppo spesso invisibile fenomeno che contraddistingue la nostra società. Solo da inizio anno sono 110 le donne uccise da uomini ad oggi 11 dicembre, quasi tutte (90) in ambito familiare o affettivo, e in particolare 58 sono state uccise dal partner o da un ex. I dati elaborati dal Servizio Analisi Criminale sono stati presentati proprio oggi dalle forze di polizia evidenziano una crescita delle vittime per mano di un ex partner spesso per un raptus violento come rivela il preminente uso di armi improprie e/o armi bianche.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pensava di "poterlo cambiare", lui la soffoca col cuscino: salvata dal padre

Today è in caricamento