rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Terremoto, 2,3 milioni di tonnellate di macerie ancora in strada

"Entro lʼanno consegneremo l'80% delle casette richieste", dice il capo della Protezione civile

Nelle zone del terremoto che ha colpito il Centro Italia ci sono ancora 2,3 milioni di tonnellate di macerie in strada. Lo ha detto il responsabile della Protezione Civile Angelo Borrelli nel corso di un forum all’agenzia Ansa sottolineando che ne sono state rimosse circa 400mila tonnellate. Borrelli ha annunciato che "entro la fine dell'anno, salvo imprevisti" sarà consegnato "l'80% delle casette" nella aree colpite dal terremoto nel 2016.

Il perché dei ritardi

Per il capo della Protezione civile, i ritardi ci sono stati (stimabili in circa due mesi, due mesi e mezzo), dovuti soprattutto alla "fase progettuale in capo alle amministrazioni locali e alle questioni relative all'urbanizzazione". Borrelli comunque sottolinea che non è normale "che dopo oltre un anno le case che hanno riportato solo lievi danni in seguito al terremoto e che sono dunque state classificate come 'B' non siano state riparate e che, anzi, non siano nemmeno cominciati i lavori". Il capo del Dipartimento della Protezione civile ha quindi ribadito che "le case 'B' devono essere messe a posto subito". Oltre a ripopolare i centri abitati, infatti, si "ridurrebbero i costi che lo Stato sostiene per l'autonoma sistemazione" dei nuclei familiari.

A scuola dopo il terremoto in Centro Italia | Foto ActionAid

Sciame sismico e macerie in strada

"Non dobbiamo dimenticare", però, "che lo sciame sismico nel Centro Italia è ancora in corso. Dal 26 agosto ad oggi ci sono state ben 80mila scosse". Ritornando alle macerie presenti ancora nelle strade, ha osservato: "Tutte le regioni hanno completato la rimozione delle macerie sulle aree pubbliche, adesso il problema è quello delle aree private - ha spiegato - Sono convinto che si dovrà fare velocemente, si farà velocemente, con l'impianto normativo che si sta immaginando con la semplificazione del processo della ricostruzione".

Pescara del Tronto, veglia e fiaccolata per le vittime del terremoto | Foto Pagliarini

Le richieste ad Anci e regioni

"Abbiamo chiesto ad Anci e Regioni con una raccomandazione nel febbraio 2016 l'omogeneizzazione del sistema di allertamento meteo: il codice a colori (giallo, arancione e rosso) e la risposta operativa di protezione civile corrispondente. Per quanto riguarda il primo, 12 Regioni hanno recepito il codice mentre per la risposta si sono adeguate soltanto in 7", ha continuato. "E' necessario che i Comuni aggiornino i piani di protezione civile e quelli che non li hanno ancora (sono il 14% del totale) devono dotarsi di questi strumenti fondamentali", ha evidenziato Borrelli. "E' paradossale - ha detto - che i cittadini non sappiano i livelli di rischio presenti sul territorio dove vivono e anche chi deve poi intervenire in caso di emergenza si trova poi in difficoltà".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Terremoto, 2,3 milioni di tonnellate di macerie ancora in strada

Today è in caricamento