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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Perugia

Dopo il sisma 15mila persone assistite, a Norcia la protesta: "Ridateci le tende"

Dopo la prima notte passata fuori casa, molti sfollati a Norcia chiedono una sistemazione per rimanere vicino alla loro città. Contestato il sindaco. Allertati tutti gli alberghi della costa marchigiana per ospitare chi ha perso tutto

E' il momento delle proteste a Norcia, dopo la prima notte post-sisma trascorsa in auto o nelle strutture di accoglienza. "Le tende non dovevano essere smontate", dicono i cittadini di Norcia, costretti ad abbandonare le proprie case dichiarate inagibili, mentre la Regione assicura comunque che già nelle prossime ore saranno montate tensostrutture collettive dove la comunità potrà passare la notte. "In modo che nessuno sia costretto a rimanere in auto" sottolineano. Contestato anche il sindaco Nicola Alemanno, come racconta Repubblica. "Non sono più 'solo teli' come una volta - afferma Adolfo, uno degli sfollati - ma ambienti confortevoli e riscaldati. Possono permettere a chi rimane qui di affrontare meglio le difficoltà di queste ore.

Castelluccio di Norcia dopo il sisma

Questa la replica della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini: "Ferma restando l'opzione volontaria da parte dei cittadini di scegliere, per l'immediato, la sistemazione in alberghi o altre strutture ricettive come hanno già fatto centinaia di persone, la Regione Umbria, anche raccogliendo le istanze degli stessi cittadini, attraverso la Protezione civile nazionale e regionale, è fortemente impegnata per poter garantire già dalle prossime ore anche l'allestimento di tende collettive dove poter trascorrere le prossime notti in condizioni, seppur precarie, di sicurezza". 

Sul tema è intervenuto anche il premier Matteo Renzi, nella sua enews. "Non possiamo avere le tende per qualche mese in montagna - ribadisce il presidente del Consiglio - sotto la neve. Gli alberghi ci sono, per tutti. Ma molti dei nostri connazionali non vogliono lasciare quelle terre nemmeno per qualche settimana. Dunque dovremo gestire al meglio questa prima fase, l'emergenza".

"Le cose da fare sono difficili, ma chiare. Primo, mettere in sicurezza", ha ribadito il premier.  "Ne parleremo anche oggi, nel Consiglio dei ministri straordinario che abbiamo convocato per le 17, dove saranno presenti anche i 4 presidenti di Regione, il commissario Errani e il capo della Protezione Civile Curcio", ricorda il presidente del Consiglio.

Terremoto, sfollati dormono nei convogli Trenitalia | ANSA

Intanto sono oltre quindicimila le persone assistite dal Servizio Nazionale della Protezione Civile in seguito alla scossa che ha colpito il territorio dell'Italia centrale già interessato dalle scosse del 24 agosto e del 26 ottobre. In particolare, oltre cinquecento sono accolte in strutture alberghiere nell'area del Trasimeno e oltre quattromila negli alberghi sulla costa adriatica. A queste si aggiungono circa tremila persone nella Regione Umbria e altre settemila nella regione Marche ospitate in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale. I dati, riferiti alla tarda serata di ieri - fa sapere la Protezione Civile - sono da considerarsi in continua evoluzione e aggiornamento. Rimangono, inoltre, tra gli assistiti a seguito del sisma del 24 agosto, oltre 1100 cittadini ospitati in alberghi e strutture ricettive - prevalentemente a San Benedetto del Tronto -, presso le abitazioni del progetto C.A.S.E. nel comune dell'Aquila o nei MAP localizzati in altri comuni d'Abruzzo nonché nelle residenze sanitarie assistenziali nelle quattro regioni colpite dal sisma.

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