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Venerdì, 26 Aprile 2024
Il raggiro / Napoli

La truffa dei finti incidenti: coinvolti medici, avvocati e periti

Una precisa pianificazione avrebbe portato a una serie di finti sinistri con lo scopo preciso di incassare i risarcimenti

Medici, avvocati e periti coinvolti in una serie di truffe con incidenti simulati per incassare i risarcimenti. Lo hanno scoperto i carabinieri di Napoli, che hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti italiani. Due in carcere e un terzo ai domiciliari. Sono tutti accusati di avere organizzato un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti di autovetture, rapine e truffe assicurative. I carabinieri hanno anche eseguito il sequestro preventivo dell'indebito profitto ottenuto simulando gli incidenti.

Le indagini sono partire dell'analisi di alcune denunce di furti e rapine di auto, avvenuti anche a danno di pazienti degli ospedali Federico II e Santobono, messi a segno con la tecnica del cosiddetto "finto parcheggiatore".

Uno dei tre arrestati avrebbe avuto il ruolo di "coordinatore" e avrebbe "programmato" le truffe alle assicurazioni. Per simulare gli stradali avrebbe coinvolto professionisti tra cui medici, avvocati e periti assicurativi. Secondo i militari, due indagati oggi arrestati hanno avuto un ruolo in più episodi di furto di auto, a partire dall'anno 2019.

Ulteriori accertamenti hanno infine consentito di scoprire l'indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte dei componenti della famiglia di uno dei destinatari dei provvedimenti. Dal 2021 avrebbe percepito la somma di euro 38.627 euro, per la quale è stato disposto decreto di sequestro preventivo.

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