Il datore di lavoro la molestava, lei lo uccise: condannata la colf
La Cassazione ha respinto l'ipotesi della legittima difesa
Dopo l'ennesima molestia sessuale, la colf di 52 anni Mide Ndreu aveva afferrato un coltello da cucina e inferto 13 fendenti al pensionato 68enne Antonio Amicucci, presso cui lavorava come colf nel quartiere di Sant'Andrea, a Novara.
L'omicidio risale al novembre 2021: la donna aveva aveva chiamato i soccorsi e confessato il gesto, mettendo in risalto le molestie subite da tempo e spiegando di aver reagito d'impeto, senza la volontà di uccidere il 68enne.
Per la Cassazione non si trattò di legittima difesa
In primo grado la donna era stata condannata a 16 anni e mezzo, ma lo scorso anno la Corte d'Appello di Torino le aveva riconosciuto le attenuanti generiche e quella specifica della provocazione, riducendo la pena a 8 anni di carcere.
La procura generale aveva chiesto un annullamento con rinvio a un nuovo appello per poter valutare 'ipotesi della legittima difesa. Richiesta rigettata dalla Cassazione, che ha quindi confermato la condanna a 8 anni di carcere nei confronti di Mide Ndreu.