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Sabato, 27 Aprile 2024
La sentenza / Arezzo

Uccise moglie e suocera a coltellate davanti ai figli: condannato all'ergastolo

L'uomo dovrà ora anche risarcire civilmente i figli. La soddisfazione dei parenti delle vittime: "Giustizia è fatta"

È stato condannato all'ergastolo, e a oltre a un anno di isolamento diurno in carcere, Jawad Hicham, il 38enne di origine marocchina, che uccise a coltellate - davanti al figlio di 16 e alla figlia di 2 anni - la compagna, Sara Ruschi, di 35 anni, e la suocera, Brunetta Ridolfi, di 76, nella notte dello scorso 13 aprile all'interno della casa dove la famiglia viveva ad Arezzo.

Nel corso della requisitoria di questa mattina, la pubblica accusa ha ripercorso le vicende di quella tragica notte soffermandosi su quello che, per il pm, è stato il motivo scatenante dell'aggressione mortale: uno scambio whatsapp avvenuto a notte fonda tra Sara e Hicham. I due, in rotta da mesi, dormivano separati e per l'uomo si prospettava inoltre l'uscita dalla casa familiare

L'ultimo messaggio, prima della mattanza, risale alle 0,52 di notte. Immediatamente dopo è iniziata l'aggressione. L'uomo ha ucciso brutalmente con 23 fendenti la compagna e la suocera che aveva cercato di proteggere la figlia. Dopo pochi minuti dall'omicidio, il figlio della coppia chiamò il 112.

Il pm aveva chiesto l'ergastolo e sei mesi di isolamento diurno per l'imputato: la sentenza è stata ancor più dura. Per l'omicida è scattata infatti anche la condanna al risarcimento di danni morali e patrimoniali alle parti civili, i propri figli, riconoscendo una provvisionale di 200mila euro al maggiore e 250mila euro alla minore.

"Giustizia è fatta", hanno commentato i parenti delle vittime presenti in aula, tra cui il figlio minorenne della coppia. 

"Le ho uccise io": la ricostruzione del duplice omicidio 

"Le ho uccise io, le ho uccise io", sono queste le parole che Jawad Hicham urlò alla vista delle volanti della Polizia di Stato la notte tra il 12 e il 13 aprile. Il figlio della coppia aveva chiamato i soccorsi a mezzanotte e 58 minuti. Cinque minuti dopo, alle 01,03, anche Hicham dalla cabina telefonica di fronte all'abitazione chiamò il 112. L'uomo ammise: "Ho commesso un reato enorme" e un minuto e mezzo dopo chiamò nuovamente per sollecitare i soccorsi. 

VIDEO | Le coltellate in camera da letto e la richiesta d'aiuto del figlio

L'autopsia ha poi svelato che sul corpo di Sara furono affondate 23 coltellate, due delle quali furono fatali. Secondo il medico legale, la giovane mamma potrebbe aver ricevuto anche un colpo al volto. I fendenti che raggiunsero Brunetta invece furono 3.

Una tragedia che si verificò in una manciata di minuti: appena sei minuti dopo l'ultimo messaggio scambiato dalla coppia, il duplice omicidio si era già consumato e il figlio della coppia aveva chiamato aiuto. Quando i soccorritori sono arrivati sulla scena del delitto era però troppo tardi.

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