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Sabato, 27 Aprile 2024
Il caso

"Yara è salita sul furgone di Bossetti": c'è la prova regina

Secondo i Ris di Parma sugli indumenti della 13enne c'erano fili dei sedili dell'automezzo usato dal muratore di Mapello, in carcere con l'accusa di averla uccisa

ROMA - La prova che dovrebbe fugare ogni perplessità sulla colpevolezza di Massimo Bossetti è stata trovata sui leggings di Yara Gambirasio, la ragazzina di Brembate di Sopra (Bergamo) uccisa nel 2010. I carabinieri del Ris di Parma hanno infatti rinvenuto fili del sedile del camioncino del suo presunto assassino.

Come scrive il quotidiano La Stampa, quel pomeriggio del 26 novembre del 2010 Yara sarebbe dunque salita sul furgone del muratore di Mapello. Potrebbe essere questa la "prova regina" che inchioda Bossetti, insieme al dna. Dopo il rinvenimento del codice genetico appartenente a Massimo Bossetti sugli slip della 13enne uccisa, ecco dunque il colpo di scena a pochi giorni dalla chiusura delle indagini.

"La comparazione scientifica - come riporta il quotidiano torinese - ha dimostrato che quegli esili fili di stoffa rinvenuti sulla parte esterna dei leggings della ragazzina appartenevano proprio al tessuto delle poltroncine dell'Iveco Daily del muratore. Non ci sarebbero dunque esitazioni: gli esami di laboratorio dei Ris attesterebbero che si tratta dello stesso materiale". 

La presenza del camioncino bianco vicino alla palestra di Brembate frequentata da Yara era del resto già suffragata dalle telecamere e dalla testimonianza di un passante. Massimo Bossetti dal canto suo continua a dichiarare la sua innocenza. Ma perchè Yara è salita su quel furgone? Perchè si è fidata di uno sconosciuto? Sono dubbi ancora da sciogliere.

Omicidio e misteri: il giallo di Yara Gambirasio

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