Zampa di animale e minacce a una docente alla vigilia di un concorso universitario
Le domande si concentrano ora su chi e perché ha commesso questo gesto
Apre una busta. Al suo interno trova una zampa recisa di animale (di volpe o di coniglio) e un biglietto con scritto "Rescigno hai già perso. Ora vattene dal dipartimento, puoi farti male". A trovare la busta nella buchetta del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Bologna è stata la professoressa associata di Diritto Costituzionale Francesca Rescigno.
Senza pensarci troppo, la docente ha denunciato il fatto alla polizia. Secondo la professoressa si tratta di una minaccia, arrivata alla vigilia dell’ultima prova del concorso per diventare docente ordinaria. La donna ora è profondamente scossa, tanto da aver chiesto il trasferimento a un diverso dipartimento.
La minaccia di tipo mafioso
Le domande si concentrano ora su chi e perché ha commesso questo gesto. Per quanto riguarda il movente sono soprattutto due le piste su cui si stanno concentrando gli inquirenti. La prima è legata alla partecipazione della professoressa a un concorso per diventare docente ordinaria, dove Rescigno è arrivata fino alla prova finale, ma la scelta è ricaduta su un altro candidato. Un altro possibile motivo è legato agli interessi della docente, giurista impegnata in temi scomodi, come la difesa dei diritti delle persone migranti, delle donne, e degli animali.
La docente ha osservato che chi ha inserito la busta con i resti animali nella buca delle lettere del dipartimento deve essere una persona che conosce bene la struttura, cosa che fa pensare che il mittente possa essere proprio una persona interna al dipartimento. La lettera è stata trovata nella buchetta all’ingresso di palazzo Hercolani in pieno centro a Bologna, in un giorno in cui avrebbe avuto anche alcuni ricevimenti. La donna, in oltre 20 anni id carriera, non ha mai ricevuto minacce. Dopo l'episodio, Rescigno ha chiesto il trasferimento a un altro dipartimento, anche a causa della mancanza di supporto da parte dei vertici dell’Ateneo.