Meglio sole che accompagnate dall'"homo borsellum"
L'accessorio maschile non è stato mai ben visto dalla donna: ecco perché
Prima o poi capita a tutte, fidanzate e compagne di uomini più o meno accessoriati, di sentirsi rivolgere durante un'uscita la molesta richiesta: "Hai spazio in borsa?". E loro sanno già, anche senza guardare, che il fardello a cui dover prestare rifugio sarà il classico carico di mezzo chilo tra chiavi di casa, grimaldelli antifurto, portafogli gonfi, sigarette raggrizite e accendini lanciafiamme. Acconsentire con piacere non viene spontaneo, ma tutto cambia quando l'alternativa all'istanza di asilo per il corredo da trasferta è "godere" dell'autosufficienza di un capiente borsello.
Elio e le Storie Tese ci avevano provato a promuovere il bistrattato orpello -"il borsello contiene quel bisogno d'amore che hai tu, ragazzina spigliata che limoni da sola", cantavano- ma a nulla è servita la propaganda, perché finchè quell'accessorio ermafrodita resterà abbarbicato a spalle forzute, la ragazzina, per quanto spigliata, preferirà un solitario ritiro ascetico alla compagnia di un esemplare dell' "homo borsellum" e neppure in punto di morte farebbe ricorso ad un eventuale antidoto salva vita contenuto nel fastidioso volume.
L'oggetto, il cui nome vezzeggiativo già la dice lunga sul tentativo di estorcere una qualche simpatia, di per sè non ha nulla che non va: è solo una "sacca", un "porta-tutto", una “tasca” che, ribattezzata dagli stilisti coi nomi più stilosi possibili per cercare di offuscare il crimine reiterato di continuare a proporlo, sancisce il diritto maschile di portarsi appresso il necessario senza dover gonfiare le terga e dare adito ad equivoci rigonfiamenti. Ciò che perfeziona il misfatto, tuttavia, è l'incontro della discussa bisaccia con una qualsiasi figura che ambisce alla qualifica di uomo, come individuo pensante e potenzialmente consapevole delle proprie azioni.
Quando ciò avviene, infatti, nell'attimo in cui il nefasto innesto "cosa-uomo" si compie davanti allo sguardo di una donna, qualcosa nel suo intimo si sgretola, le aspettative crollano, le promesse cadono e il peggio arriva quando si percepisce la ferma convinzione di mostrare un look perfetto con quella sorta di fegatello asportabile al braccio: è allora che cresce quel senso di impotenza invalidante, che non dà fiato alle parole "perchè lo metti?", che frena l'impulso di compiere uno scippo e scappare via.
Ecco, se questa è l'opzione al rifiuto di prestare ricovero al suo equipaggiamento, la donna miracolosamente espande la superficie della sua borsa, il fastidio passa e lo sbuffo diventa sospiro, fino al punto di salutare con favore anche un'eventuale sciatalgia.
