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Domenica, 28 Aprile 2024
ECONOMIA

Poletti: garantiti gli 80 euro in più

La sforbiciata alla spesa pubblica di 6,6 miliardi di euro ci sarà, così come gli 80 euro in busta paga per i lavoratori che guadagnano fino a 1.500 euro. Lo ha confermato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in vista del Consiglio dei ministri di questo pomeriggio

ROMA - A poche ore dal Consiglio dei ministri che oggi pomeriggio approverà il Def (Documento di economia e finanza) il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio assicura: "Abbiamo le coperture". Gli fa eco il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che conferma gli elementi di fondo delle misure del governo Renzi, compresi gli 80 euro in busta paga per i lavoratori che guadagnano fino a 1.500 euro al mese.

Il Def delineerà il Piano nazionale delle riforme e le indicazioni fondamentali sulla politica economica del governo, con la volontà di tagliare il cuneo fiscale a favore dei lavoratori, con l'obiettivo di coprire tutta l'operazione con i tagli di spesa e di ridurre l'Irap a favore delle imprese trovando le coperture nell'aumento delle rendite finanziarie. Viene delineata anche la linea di privatizzazioni per ridurre il debito e l'ammontare, circa 20 miliardi, di pagamenti della Pubblica amministrazione.

Ed è caccia fino all'ultimo minuto alle risorse per il taglio dell'Irpef. Il governo è alle prese con la definizione dei capitoli con i quali coprire il maggior sconto di 80 euro per i lavoratori dipendenti a reddito medio basso.

In base agli ultimi calcoli, la spending review consentirebbe di raggranellare fino a 6 miliardi. Alcune indiscrezioni, confermate da bozze circolate ieri, indicherebbero che le risorse si fermerebbero ad una soglia di 3,6 miliardi, contro i 6,6 miliardi necessari per l'operazione così come ipotizzato. Ma - assicurano a Palazzo Chigi - risorse arriverebbero anche dall'Iva da versare per chi incassa i pagamenti della Pubblica amministrazione e da altre fronti.

Il testo è praticamente pronto, anche se le ultime limature potrebbero arrivare persino nel corso del consiglio dei ministri, previsto per le 18. "E' ormai a buon punto", ha voluto appositamente sottolineare il premier Matteo Renzi che ha tenuto incontri, contatti e telefonate continue tra Tesoro e Palazzo Chigi, a cui si sovrappone la parallela operazione di definizione della spending review, necessaria per coprire il taglio dell'Irpef promesso entro maggio.

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