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Sabato, 27 Aprile 2024
ECONOMIA

"La droga è la prima industria del Paese"

Lo ammette in commissione Antimafia il ministro della Giustizia Andrea Orlando. La criminalità produce l'1,7% del Pil nazionale

Non c'è un'industria in Italia che produca di più del traffico di droghe. Ad ammetterlo è il ministro della Giustizia Andrea Orlando, durante l'audizione della commissione parlamentare Antimafia. Questo "settore" produce come il comparto tessile e quello manifatturiero messi insieme, il primo insomma del nostro Paese.

In realtà il traffico complessivo delle attività delle mafie e della criminalità organizzata in Italia raggiunge dei livelli altissimi: "Sono pari all'1,7%, tra 18 e 24 miliardi di euro" spiega il Guardasigilli.

I dati che comunica il ministro arrivano dopo l'annuncio di un mese fa dell'Istat: dall'autunno prossimo e con il supporto dell'Unione Europea calcolerà il Pil tenendo conto anche del traffico di stupefacenti, di quello umano della prostituzione e del contrabbando di merci.

La novità rientra nelle modifiche condivise a livello europeo e connesse al "necessario superamento di riserve relative all'applicazione omogenea tra paesi Ue degli standard già esistenti".  Ovviamente questo tipo di analisi risulterà complessa visto che lo stesso istituto di ricerca ha ammesso che le attività illegali "si sottraggono a qualsiasi forma di rilevazione, e lo stesso concetto di attività illegale può prestarsi a diverse interpretazioni".

L'Istat già inserisce nel Pil il sommerso economico, che deriva dall'attività di produzione di beni e servizi che, pur essendo legale, sfugge all'osservazione diretta in quanto connessa al fenomeno della frode fiscale e contributiva.

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