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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Pensioni, molta carne al fuoco: dalla quattordicesima all'età del ritiro, novità in vista

Ripreso il confronto tra sindacati e governo. Sul tavolo, oltre alla riforma che dovrà sostituire Quota 100, anche l'ampliamento della 14esima, i contratti di solidarietà e il rafforzamento dell'Ape Sociale. I dettagli

Novità in vista sulle pensioni. Oggi è ripreso il confronto tra governo e sindacati per trovare un’intesa sulla riforma che dovrà sostituire Quota 100. Stando a quanto scrive l’AdnKronos, la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo avrebbe comunicato ai sindacati la volontà di intervenire con una legge delega che entrerà in vigore a partire da gennaio del 2022, alla scadenza della riforma sperimentale approvata dal governo giallo-verde. Ma si lavora anche su altre misure che invece dovrebbero (o potrebbero) trovare posto nella prossima legge di bilancio e che dunque sono di più stretta attualità.

L'ampliamento della quattordicesima per i pensionati

Uno dei provvedimenti di cui si è discusso riguarda la quattordicesima. Da tempo i sindacati chiedono di allargarne la platea. Il bonus oggi spetta ai pensionati che abbiano compiuto almeno 64 anni con un reddito complessivo fino a un massimo di 2 volte il trattamento minimo (dunque poco più di mille euro). La richiesta è quella di portare il limite ad almeno 1.500 euro al mese. Dal governo sarebbero arrivati segnali positivi dal momento che, scrive l’AdnKronos, l’ampliamento della quattordicesima e l’adeguamento delle pensioni in essere dovrebbero far parte di un pacchetto da inserire nella prossima finanziaria.

Verso la proroga di Ape social e Opzione donna

C’è poi il tema dell’età pensionabile. Dalla ministra sarebbero arrivate rassicurazioni anche sulla proroga di Opzione donna e sul rafforzamento dell’Ape Sociale che attualmente permette ai lavoratori in difficoltà o a chi svolge lavori gravosi di beneficiare di un’indennità a partire dai 63 anni di età con 30 (o 36) anni di contributi. Una sorta di scivolo fino alla pensione di vecchiaia. Proprio il rafforzamento dell’Ape Sociale era stato indicato dal sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta come una delle proposte sul tavolo per sostituire Quota 100. 

Il rafforzamento dei contratti di solidarietà

Tra le misure allo studio ci sarebbe anche il rafforzamento dei contratti di solidarietà, una tipologia di contratto che permette all’azienda di ridurre il monte ore e la retribuzione dei lavoratori per evitare licenziamenti (contratti di solidarietà difensivi) o per favorire le assunzioni (contratti di solidarietà espansivi). Nel caso specifico l’idea è quella di traghettare più agevolmente i lavoratori alla pensione liberando al contempo risorse per l’occupazione. L’azienda viene infatti vincolata a nuove assunzioni in cambio di uno sconto sui contributi. Il contratto di solidarietà espansiva dovrebbe essere reso possibile non solo per le imprese da più 1000 dipendenti.

Pensioni, due tavoli (paralleli) per riformare il sistema

Il prossimo tavolo tra governo e sindacati è previsto l’8 settembre. Si parlerà ancora della prossima legge di bilancio, mentre il destino di Quota 100 verrà discusso in un altro confronto con le parti sociali mercoledì 16 settembre. 

"Procederemo lungo due binari paralleli", ha spiegato Catalfo al termine del tavolo. Il prossimo appuntamento, fissato per l’8 settembre, "servirà a definire il pacchetto di interventi da inserire nella prossima legge di Bilancio" come la proroga di Ape sociale e Opzione Donna, la staffetta generazionale e il contratto di solidarietà espansiva. L’altro incontro è in agenda il 16 settembre, quando si inizierà a progettare a più ampio raggio la riforma "che avrà come pilastri - ha aggiunto il Ministro - maggiore equità e flessibilità in uscita e una pensione di garanzia per i giovani".

Infine, Catalfo ha sottolineato la necessità e l’urgenza di far partire le due commissioni (quella sui lavori gravosi e quella per la separazione fra spesa previdenziale e assistenziale), non ancora costituite a causa dell’emergenza epidemiologica e la cui scadenza sarà prorogata nella prossima Manovra, e ha rimarcato l’impegno per giungere ad una legge quadro sulla non autosufficienza.

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