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Martedì, 30 Aprile 2024

La recensione

Claudio Pizzigallo

Giornalista

Loot 2, la serie tv "inclusiva" che fa ridere sbeffeggiando i potenti

Da mercoledì 3 aprile è disponibile in streaming su Apple TV+ la seconda stagione di Loot, una serie tv divertente e irriverente che racconta le avventure di una donna (interpretata da Maya Rudolph) che dopo aver ottenuto il divorzio dal suo multimiliardario marito che l'ha tradita con una ragazza più giovane si mette a dirigere una fondazione benefica. 

La seconda stagione è, a nostro avviso, ancor più esilarante della prima, con un pizzico ulteriore di satira sociale. E a chi sostiene che "con il politically correct non si può più scherzare su niente" ricordiamo chi sono i membri principali del cast: Maya Rudolph (Molly) è figlia di madre afroamericana e di padre ebreo con origini est europee. Michaela Jaé Rodriguez (Sofia) è una donna trans di origini afroamericane e latinoamericane. Joel Kim Booster (Nicholas) è gay e di origine coreana. Ron Funches (Howard) è afroamericano, e infine c'è Nat Faxon (Arthur), l'unico bianco etero cisgender. 

E dunque, prima di approfondire la questione "è inclusiva ma fa ridere", iniziamo la recensione di Loot 2 riassumendo in breve e senza spoiler la trama di questa seconda stagione, composta (come la prima) in totale da 10 episodi. 

Meagen Fray, Stephanie Styles, Maya Rudolph, Joel Kim Booster and Michaela Jaé Rodriguez in Loot 2

Di cosa parla Loot 2

Non è passato molto tempo da quel disastroso viaggio in Corsica in cui, per dimostrare le potenzialità di un super purificatore, Molly aveva bevuto un bicchiere di escrementi e aveva poi persino ceduto alle avances dell'ex marito John (l'Adam Scott di Scissione), spezzando il cuore del povero Arthur. 

Siamo di nuovo in California, e Molly deve guardare avanti sia professionalmente sia sentimentalmente. Ad aiutarla ci pensa la sua Wells Foundation, capeggiata dalla sempre attenta Sofia, che pure avrà i suoi problemi di cuore. 

A starle vicino saranno anche il cugino Howard, che nel frattempo deve rifarsi una vita dopo essere stato scaricato dall'ex fidanzata sfruttatrice, e Nicholas, che ha l'ingrato compito di assisterla ovunque e quindi anche di seguirla in un posto così poco adatto a uno "bello co me lui"...

Nei nuovi episodi, quindi, scopriremo qualcosa in più sulle vite private dei personaggi, e vedremo come la fondazione continuerà a cercare di cambiare la società dominata dagli interessi dei miliardari. Le cose non saranno facili, e John farà ancora capolino per disturbare l'ex moglie, ma ci fermiamo qui e vi invitiamo a riguardare il trailer di Loot 2.

Loot 2 dimostra che si può far ridere con l'inclusività

Loot 2 fa ridere, di gusto. Dimostrando quindi che i discorsi sui cast "troppo" inclusivi che rovinano le produzioni comiche di oggi sono perlomeno un po' sbrigativi. Loot 2 non ha battute che discriminano in base a etnia-genere-interessi sessuali, non ricorre a stereotipi offensivi pur lasciando che i personaggi scherzino su sé stessi, "eppure" è riuscitissima dal punto di vista comico. 

Un risultato che non sorprende, anche perché Loot fa ridere con una satira tutto sommato classica, che mette nel mirino le persone più ricche del mondo, convinte da sempre e per sempre di essere al di sopra di tutto e di essere nel giusto ad accumulare ricchezze all'infinito sfruttando le classi meno abbienti. 

Certo, non siamo neanche vicini ai livelli di Upload, ma anche Loot riesce a suo modo a essere efficace in questo aspetto pur restando per molti aspetti una sitcom classica, fatta di battute pungenti, citazioni della cultura e dei personaggi pop, situazioni surreali e una ventata di sana carica erotica.

Insomma, per godere di una serie come Loot l'unica cosa che serve davvero è lasciare i propri pregiudizi sulla comicità ù2ai giorni nostri" da parte e farsi quattro serene risate a scapito di una minoranza che non ha certo bisogno di essere tutelata. 

Voto: 8

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