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Martedì, 30 Aprile 2024
Film al Cinema

La Signora Harris va a Parigi, una commedia sofisticata

Arriva nei cinema italiani distribuito da Universal il 17 novembre il film diretto da Anthony Fabian, tratto dai libri di Paul Gallico

Nella Londra del secondo dopoguerra, un’umile donna delle pulizie si innamora perdutamente di un abito di Dior e decide di inseguire il suo sogno attraversando la Manica e sbarcando nella scintillante Parigi degli anni’50. Qui entrerà in contatto diretto con l’affascinante e spietato mondo dell’haute couture e, grazie al suo buon cuore, farà nuove conquiste e aggiusterà vite che non sapevano prima del suo arrivo di averne bisogno. “La Signora Harris va a Parigi” di Anthony Fabian arriva nelle sale cinematografiche italiane il 17 novembre, dopo essere stato presentato in anteprima durante l’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma. A interpretare la protagonista Ada Harris è Lesley Manville, Isabelle Huppert è la glaciale madame Colbert, Lambert Wilson è il galante marchese di Chassagne e Alba Baptista è la modella di punta della maison Dior, Natasha.

La Signora Harris va a Parigi: la trama

A distanza di una manciata di anni dalla fine della seconda guerra mondiale, Ada Harris aspetta ancora fiduciosa il ritorno dell’amato marito Eddie dal fronte e si guadagna da vivere come domestica, pulendo case e portando sorrisi nella vita dei suoi clienti. Un giorno, lavorando a casa di una signora ricca scopre per caso un meraviglioso abito rosa che sembra una nuvola, fatto di trasparenze e gemme di fiori, un vaporoso Dior new look. Per la signora Harris, scatta il colpo di fulmine, e quando arriva la notizia che non avrebbe mai voluto ascoltare, che le conferma la morte di Eddie in guerra, quel vestito accende un desiderio insopprimibile e fa di tutto per racimolare la cifra per poterlo acquistare. Dopodichè, prende un aereo e si dirige a Parigi, destinazione, ovviamente, la casa di moda Dior dove potrà finalmente realizzare il suo sogno e comprare un pezzo della bellezza e della leggiadria che questa vita dovrebbe riservare a tutti. L’impatto con la realtà dell’alta moda, un mondo che ancora si rivolge unicamente alle elites, è piuttosto brusco e impersonato dalla glaciale madame Colbert (Isabelle Huppert), ma armata di sorriso e determinazione, la signora Harris riuscirà a farsi nuovi amici e, non arrendendosi alle difficoltà, a realizzare il suo piccolo enorme sogno.

La Signora Harris va a Parigi: un feel good movie con il fascino degli anni ‘50

La Cenerentola a Parigi protagonista prima dei libri di Paul Gallico e poi del film di Anthony Fabian, non è una giovane e affascinante ragazza in cerca del suo destino, ma un’umile governante britannica, non più giovanissima, capacissima ancora di inseguire i suoi sogni che sono desideri di felicità, e che si fa strada tra le avversità della vita con le armi del sorriso, dell’empatia e anche con una discreta dose di testardaggine, vera e solida base di ogni piccolo grande successo.

“La Signora Harris va a Parigi” è una deliziosa commedia piena di brio, pensata per allietare lo spettatore con una storia in cui sogni, buon cuore, glamour e ambientazione storica curata nei minimi dettagli, concorrono tutti insieme a realizzare un quadro colorato e confortevole, che non ci si annoia di ammirare nemmeno per un minuto delle due ore della durata del film. La protagonista ha la forza dirompente dell’outsider e il sorriso rassicurante di chi riesce a farti credere che prendersi cura degli altri possa essere una questione di ispirazione e aspirazione, ma anche la determinazione a ritagliarsi quel pezzetto di felicità e di bellezza a cui tutti dovremmo sapere di avere diritto nella vita. Mrs Harris piomba da Dior per rivendicare questo diritto, per lei e per le donne come lei, in un momento storico in cui, ancora non si sa, ma ci si sta preparando ad assistere alla futura esplosione dei consumi di massa e all’apertura di mondi prima inaccessibili, come appunto, l’alta moda, a fasce di popolazione più ampie che sognano, come Ada, vestiti meravigliosi, gite in automobile, cene al ristorante e ogni altra possibilità che il duro lavoro riesca ad acquistare.

Il modo di vedere il mondo di Mrs Harris è dunque un modo che viene dal passato, ma già proteso in avanti, senza rivoluzioni, ma con la forza della consapevolezza e della gentilezza. Ovviamente, grande parte dell’impatto del film è anche affidato all’ intramontabile fascino di Parigi e all’allure glamour di una storia legata al mondo dell’Alta Moda nel momento forse della sua massima espressione creativa legata ai concetti di eleganza e raffinatezza.

Voto:7

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