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Domenica, 28 Aprile 2024

La recensione

Claudio Pizzigallo

Giornalista

Only Murders in the Building 3, un'altra stagione capolavoro per la serie Disney+

Abbiamo atteso l'uscita dell'ultimo episodio prima di recensire la terza stagione di Only Murders in the Building per un misto di prudenza e scaramanzia. Perché, per quanto improbabile, temevamo che se l'avessimo definita la solita stagione capolavoro prima del finale, ci saremmo esposti al tremendo rischio di essere delusi dall'epilogo. 

La spiegazione del finale di OMitB 3 (SPOILER)

Ora che anche il decimo e ultimo episodio è uscito (e che è arrivato il rinnovo per la stagione 4), possiamo quindi confermare senza timore di smentite che sì, Only Murders in the Building 3 è un'altra stagione meravigliosa della serie che unisce giallo e commedia, o per dirla all'americana crime e comedy, con uno strepitoso terzetto di protagonisti composto da Steve Martin (Charles Hadan Savage), Selena Gomez (Mabel Mora) e Martin Short (Oliver Putnam).

Se, quindi, l'avete tenuta in sospeso finora per godervela tutta assieme, potete tranquillamente iniziare il vostro binge watching. Non prima di aver fatto un ripasso senza spoiler della trama e di aver letto la nostra recensione. 

Only Murders in the Building 3 - Jeremy Shamos Meryl Streep Martin Short

Di cosa parla OMitB 3

La terza stagione si apre come si era chiusa la seconda. Dopo la soluzione del caso dell'omicidio di Bunny, l'ex amministratrice dell'Arconia, Oliver aveva trovato dei produttori che finanziassero una sua nuova opera teatrale. Peccato che alla prima dello spettacolo avevamo visto morire Ben Glenroy (interpretato dall'uomo che non invecchia mai, Paul Rudd), proprio sul palco, davanti al pubblico.

E rieccoci qui in questa nuova stagione per un nuovo caso da risolvere. Prima riavvolgendo il nastro dei mesi precedenti per capire come si era arrivati alla prima di quello spettacolo, e poi andando avanti nelle indagini alla ricerca del colpevole. 

Meryl Streep in Only Murders in the Building 3

Non vogliamo spoilerare nulla, ma vi possiamo dire che oltre a Paul Rudd ci sono altre due guest star in questa stagione, e sono la mitica Meryl Streep, che non ha certo bisogno di presentazioni, e Jesse Williams, il bel dottor Jackson Avery di Grey's Anatomy. A proposito, non perdetevi nemmeno le comparsate di Matthew Broderick e di Mel Brooks (sì, è ancora vivo). 

Chi e come avrà ucciso Ben Glenroy non ve lo diciamo (non qui, ma se avete visto la stagione completa vi rimandiamo alla nostra spiegazione del finale), ma se volete potete dare uno sguardo al trailer di Only Murders in the Building 3.

Only Murders in the Building 3 - Steve Martin

Perché non perdersi neanche questa stagione

Dopo la stagione 2 avevamo già capito che di Only Murders in the Building "c'è da fidarsi", nel senso che sapevamo che non avremmo assistito a un crollo della qualità o a idee già viste e riviste.

Questa terza stagione, tuttavia, è riuscita a sorprenderci, nel senso che forse è persino la migliore vista fin qui. Merito di una fase di scrittura che si conferma brillante e apparentemente inesauribile sul piano dell'invenzione, innanzitutto. 

Only Murders in the Building 3 - Selena Gomez è Mabel

Perché anche in questa terza stagione non c'è niente che si ripete, e se sembra che lo faccia è solo un'illusione per coglierci alla sprovvista. Le dinamiche tra i personaggi, l'evoluzione della storia e la soluzione del caso mutano ogni anno, a dimostrazione anche del fatto che non è obbligatorio fare sempre la stessa cosa per piacere al pubblico. Su questo, menzione d'onore di stagione per la "white room" in cui finisce Charles quando va in ansia per poi "risvegliarsi" tra sguardi inorriditi per il turpiloquio sentito.  

E se dei tre protagonisti e degli altri personaggi ricorrenti (in particolare noi amiamo Howard) abbiamo già tessuto le lodi nelle scorse recensioni, crediamo che in OMitB 3 una parte significativa del successo vada riconosciuta alle già citate guest star.

Jesse Williams è un eccellente comprimario, che qua dimostra di avere un registro comico assolutamente di livello, ma ci sia permesso di sottolineare ancora una volta l'immensa bravura di Meryl Streep, capace di dare vera vita a un personaggio come Loretta che, di fatto, è decisamente lontano dal suo carattere. Streep canta, seduce, ride e fa ridere, si commuove e fa commuovere, e tutto in un ruolo che definiremmo secondario se non temessimo di offenderla.

Only Murders in the Building 3 ha confermato quindi tutte le doti principali di questa serie: è divertente, è intelligente, è scritta e recitata magistralmente, e si vede che ogni singolo interprete è perfettamente a suo agio nella parte. Sappiamo che Steve Martin ha promesso di ritirarsi dalle scene quando finirà questa serie tv, quindi speriamo di vedere ancora molte, moltissime stagioni.

Only Murders in the Building 3 - Martin Short

Voto: 10

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