Hormoz Vasfi non è stato denunciato per stalking da Sara Croce

Non vi è alcuna denuncia di stalking a carico di Hormoz Vasfi da parte dell'ex fidanzata Sara Croce. È ciò che emerge dall'ultima udienza tenutasi relativamente alla vicenda che vede protagonisti l'imprenditore iraniano e la modella di Garlasco. Nessun procedimento a carico del petroliere, nonostante ad annunciare la denuncia era stato Angelo Pariani, ex legale della showgirl. Motivo per cui oggi l'uomo d'affari 56enne decide anche di sporgere denuncia nei confronti di tutti quei volti televisivi che, in questi mesi, si sono pronunciati in maniera negativa sulla vicenda pur non avendo prova dei fatti. Nel mirino anche Taylor Mega, altra sua ex compagna, che aveva trattato l'argomento in occasione di un talk show e nei confronti della quale Vasfi ha inoltrato una richiesta risarcitoria per diffamazione

Il giudice di Pavia Laura Cortellaro - riporta AdnKronos - suggerisce la strada della conciliazione nella causa civile intentata, lo scorso ottobre, dal magnate Hormoz Vasfi contro l'ex fidanzata e showgirl Sara Croce. L'invito alle parti è a "valutare seriamente ipotesi transattive, al fine di evitare inutili aggravi di costi e tempi" del procedimento che vede al centro la richiesta di risarcimento da un milione di euro. Soldi chiesti dal 56enne imprenditore nato in Iran per essersi sentito truffato da una relazione, a suo dire, solo economica. La prossima udienza, concessi i termini alle parti come richiesto, è fissata per metà giugno. 

"Credo nelle ragioni della causa - spiega Giuseppe Iannaccone, l'avvocato che tutela gli interessi di Vasfi - e voglio portare il massimo rispetto all'autorità giudiziaria che deve decidere e alla controparte. Ritengo che questa vicenda debba proseguire davanti al tribunale di Pavia nella piena riservatezza di tutti. Auspico che come noi ci siamo attenuti al totale silenzio così sul procedimento ci sia il mutismo più assoluto". Dello stesso avviso Laura Cossar difensore di Sara Croce, la quale ha sempre sostenuto di aver restituito i regali al centro del contendere. "La mia assistita - spiega il legale all'Adnkronos - si augura che questa vicenda, spiacevole e di cattivo gusto, si risolva il prima possibile senza ulteriori strascichi, tantomeno mediatici".