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Domenica, 28 Aprile 2024
Dati alla mano

Pier Silvio Berlusconi: "Io in politica? No. A Mediaset mille assunzioni in tre anni"

L'amministratore delegato del Biscione ha parlato di dati e numeri

"La politica è una cosa seria - ha risposto Pier Silvio Berlusconi in merito alla sua possibile virata politica -, non ci si può improvvisare. Certo, da cittadino e da imprenditore penso che il ruolo di Forza Italia nel portare avanti il pensiero di mio padre, liberale e moderato, sia fondamentale come parte di questo governo e per il futuro del nostro paese. Ma io faccio l’editore e ora ho un progetto europeo da portare avanti".

Al Corriere della Sera l'amministratore delegato di Mediaset ha rivelato che nonostante colossi come Disney e Netflix stiano licenziando la "televisione generalista se fatta bene, mantenuta viva e moderna, si difende alla grande. E nel nostro caso continua a dare soddisfazioni" e infatti Mediaset è in controtendenza e sta assumendo. "Assumiamo per metà under 30 e per il 50% donne. Abbiamo già iniziato lo scorso anno con 250 ingressi e intendiamo andare avanti per altri tre con un complessivo di mille nuove assunzioni". Assunzioni dovute non solo per i pensionamenti e infatti Berlusconi sottolinea come il bilancio tra  entrate e uscite sia "assolutamente positivo. Il nostro organico sta crescendo. Non assumiamo solo data scientist o digital oriented già formati che hanno un loro ruolo già definito in azienda, ma anche giovani che formiamo singolarmente e che seguiremo nel corso della loro carriera. Tra loro ci sono i nostri manager del futuro". 

"Contrariamente alle previsioni degli analisti, il mercato sembra tonico. La nostra raccolta pubblicitaria di Gruppo in Italia e Spagna nel primo trimestre del 2024 ci fa vedere un +5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Con due guerre, i tassi di interesse alle stelle, l’inflazione, il caro energia e via dicendo anche il 2023 lo vedevamo durissimo. Eppure, stiamo per chiudere il bilancio con un utile superiore ai 217 milioni del 2022", ha spiegato, dati alla mano, Berlusconi.

Meno rosea la situazione in Germania dove Mediaset è presente, con il 30%, in ProsienbenSat che quest'anno è in perdita. Berlusconi vorrebbe essere coinvolto nella rinascita dell'azienda, ma al momento non è stato incluso come vorrebbe però "penso che inizino a capire che abbiamo esperienza e che vogliamo il bene di Prosieben. Il progetto di Mfe (MediaFor Europe) per creare un grande broadcaster europeo non significa fare una tv italiana in Germania con prodotti congelati tipo quelli delle piattaforme senz'anima. Ogni nazione deve farsi una tv adatta al proprio pubblico". A pesare sulle casse degli editori nazionali ci sono anche le aliquote fiscali: per "gli over the top come Google, Amazon e via dicendo pagano aliquote fiscali intorno al 5%. Noi siamo al 27%. Loro sfruttano agevolazioni e impiegano pochissime persone in Europa, drenando risorse pubblicitarie. La quota di mercato pubblicitario degli OTT è cresciuta in maniera esponenziale, creando serie difficoltà agli editori nazionali. Ma ci conforta che in questi anni il mercato pubblicitario televisivo abbia resistito meglio di tutti gli altri mezzi".

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