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Sabato, 27 Aprile 2024
Sanremo

Gino Paoli e la verità sulla morte di Tenco: cosa accadde quella notte

Il cantautore si suicidò a Sanremo nel '67 dopo una pessima esibizione e la conseguente bocciatura

Sono passati 40 anni dalla tragica morte di Luigi Tenco, eppure c'è sempre un alone di mistero intorno a quella notte tra il 26 e il 27 gennaio 1967, quando il cantautore, in gara al Festival di Sanremo, dopo l'eliminazione si uccise con un colpo di pistola nella sua camera d'albergo.

Un suicidio strano, che ancora oggi non convince chi conosceva davvero Tenco, come il suo grande amico Gino Paoli. "Mi chiamarono quella stessa notte per dirmelo - racconta a La Repubblica - ma io non ci volevo credere, era fuori da ogni possibilità, non era da lui, non corrispondeva a niente che riguardasse Luigi".

Tenco lasciò un biglietto d'addio quella notte, ma anche quello secondo Gino Paoli era molto strano: "Io una mia idea l'ho sempre avuta. Luigi quella sera non era regolare, e l'abbiamo pensato tutti noi amici che lo conoscevamo bene. Anche l'esibizione al festival è stata assurda. Di solito Luigi era intonato, quadrato, quello che vedemmo cantare non era lui, era come se avesse preso delle cose". 

Un mix di alcol e potenti sonniferi, "la prima forma di sballo" quando ancora non c'erano le droghe vere come spiega sempre Paoli prima di arrivare alla sua conclusione: "Ecco com'è andata, una stronzata, magari un colpo di teatro pensato male e finito peggio. Anche la lettera che ha lasciato non corrisponde, Luigi era un pragmatico, quella roba lì se l'ha scritta lui vuol dire che era ubriaco oltre ogni limite". 

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