Aggredisce poliziotti urlando 'Allah akhbar': abbattuto

Un uomo di una ventina d'anni ha aggredito dei poliziotti, in Francia, con un coltello, urlando "Allah akhbar" ("Dio è grande"). Gli agenti l'hanno abbattuto. L'ha reso noto una fonte vicina all'inchiesta. Attorno alle 14 di ieri, l'uomo armato d'un coltello s'è presentato al commissariato di Joué-lès-Tours, nel dipartimento di Indre e Loira. Ha aggredito, ferendo al viso, un poliziotto che si trovava all'accettazione e altri due agenti, prima di essere ucciso.

L'aggressore, di nazionalità francese ma originario del Burundi, era conosciuto alla polizia per fatti di criminalità comune. "Ha urlato 'Allah akhbar' da quando è entrato al momento in cui spirava" ha detto la fonte all'agenzia di stampa France Presse. Non era segnalato alla Direzione generale di sicurezza interna (Dgsi), i servizi interni della Francia. Tuttavia il fratello dell'uomo è conosciuto ai servizi per le sue posizioni radicali e avrebbe anche detto in un momento che intendeva partire per la Siria.

L'uomo è stato ucciso "dai poliziotti presenti, che hanno fatto uso delle armi d'ordinanza" ha precisato in un comunicato il ministero dell'Interno. Su quanto è accaduto è stata aperta un'inchiesta che "s'orienta verso un attentato contro le forze dell'ordine motivato dall'islamismo radicale", ha affermato la fonte vicina al dossier. "Somiglia - ha detto ancora - al modo in cui agisce il gruppo dello Stato islamico (Isis), che se la prende anche con le forze dell'ordine". I tre agenti feriti non sono in pericolo di vita. Il procuratore della repubblica di Tours Jean-Luc Beck ha stimato che, nel loro comportamento, ci sono "tutti gli elementi della legittima difesa". Il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve ha condannato "l'aggressione brutale" contro gli agenti e ha lodato "il sangue fgreddo e il professionismo degli agenti presenti". E' atteso nella città in cui è avvenuta l'aggressione.