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Lunedì, 29 Aprile 2024
La svolta / Ucraina

Come gli Abrams statunitensi possono cambiare la controffensiva ucraina

I nuovi carri armati inviati dagli Usa sono mezzi all'avanguardia e più potenti di quelli ora in campo, capaci di sfondare più facilmente le difese russe. Ma dovranno essere usati in maniera strategica

In Ucraina sono arrivati i primi carri armati M1 Abrams di fabbricazione statunitense. I mezzi sono stati consegnati con mesi di anticipo rispetto alle stime iniziali e in tempo per essere utilizzati nella controffensiva di Kiev contro le forze russe. La speranza del presidente Volodymyr Zelensky è che, insieme agli altri carri armati forniti dagli alleati europei, possano dare una svolta alla guerra e aiutare a riconquistare almeno in parte i territori finiti sotto il controllo della federazione nel sud e nell'est del Paese ex sovietico. Al momento sarebbero stati consegnati dagli otto ai 10 tank dei 31 promessi dal presidente Joe Biden, gli altri arriveranno nei prossimi mesi. Questi carri armati "bruceranno", "non cambieranno l'equilibrio di forze" in campo e non avranno "alcuna influenza sull'operazione militare speciale" in corso, ha dichiarato oggi il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov.

Gli Abrams saranno usati "in modo molto mirato"

Sicuramente Mosca sottovaluta il loro possibile contributo ma, purtroppo per Kiev, è vero anche che gli Abrams, per quanto potenti e moderni, non sono mezzi indistruttibili e andranno utilizzati con parsimonia e negli attacchi in cui saranno più adatti. È stato lo stesso Kyrylo Budanov, capo dell'intelligence militare ucraina (Gru), ad avvertire che dovranno essere impiegati "in modo molto mirato, per operazioni molto specifiche e ben congegnate", o rischiano di essere distrutti. Se venissero semplicemente inviati in prima linea per cercare di perforare le difese russe, ha detto la settimana scorsa in un'intervista a un sito di notizie militari americano, "non vivranno molto a lungo sul campo di battaglia". Piuttosto, ha affermato, "devono essere usati in specifiche operazioni di sfondamento, ma molto ben preparate". Nonostante Kiev abbia ricevuto carri armati da diverse nazioni, non sono comunque di numero sufficiente a bilanciare la potenza militare della Russia.

Lo scorso anno l'Ucraina ha ottenuto più di 230 carri armati da Polonia e Repubblica Ceca, ma erano vecchi mezzi T-72 di produzione sovietica, e da allora molti di essi sono stati andati distrutti. Superate le opposizioni iniziali, legate alla paura di un possibile allargamento del conflitto, lo scorso gennaio Regno Unito, Germania e Stati Uniti hanno accettato di fornire moderni carri armati occidentali a Kiev o di consentirne il trasferimento da parte di altri Stati. Così Berlino ha dato il via libera all'invio di decine di moderni Leopard II di produzione tedesca mentre Londra ha consegnato almeno 14 dei suoi carri armati Challenger 2 in primavera.

Perché i carri armati Leopard 2 tedeschi sono così importanti per l'Ucraina

Le truppe statunitensi hanno iniziato ad addestrare le forze ucraine alla fine della primavera a utilizzare i più potenti Abrams, svolgendo un corso abbreviato di 12 settimane per il loro utilizzo nelle basi militari americane in Germania. In tutto l'Ucraina ha dichiarato di aver bisogno di almeno 300 carri armati occidentali per la sua controffensiva, ma finora ne ha ricevuti solo la metà. E ognuno di questi mezzi è fondamentale, se si pensa che dall'altra parte si stima che la Russia sia capace di produrre circa 200 carri armati all'anno.

Potenza maggiore e spinta al morale delle forze ucraine

Gli Abrams, che sono tra i tank più sofisticati al mondo, presentano alcuni vantaggi tecnici che potrebbero renderli più utili all'Ucraina rispetto agli altri carri armati occidentali. Il loro arrivo offre anche una spinta al morale delle forze ucraine. L'Ucraina ha recentemente perforato la principale linea difensiva russa con veicoli blindati e sta spingendo per allargare la breccia. Finora, tuttavia, l'asse principale della controffensiva, nella regione meridionale di Zaporizhzhia, non è riuscito a produrre una breccia che minacci di tagliare il "ponte di terra" che collega la Russia alla Crimea.

I primi mesi della controffensiva, quando l'Ucraina si è spinta in avanti con i carri armati tedeschi Leopard II e i veicoli corazzati americani, hanno dimostrato che i veicoli corazzati occidentali sono obiettivi primari per i russi. I droni spesso individuano rapidamente i veicoli blindati, segnalando la loro posizione alle unità di artiglieria e agli elicotteri, che poi li prendono di mira. In più, ora, non è il momento più propizio al loro impiego e con l'avvicinarsi delle piogge autunnali, il terreno diventerà presto fangoso, rendendo molto più difficile per i veicoli blindati manovrare nei campi.

Proiettili all'uranio impoverito

Come spiega la Reuters, ogni Abrams costa circa 10 milioni di dollari, deve essere equipaggiato da una squadra di quattro persone (autista, comandante, caricatore e mitragliere), ha una velocità massima di 67 chilometri all'ora, un'autonomia massima di mille chilometri e funziona con un motore a turbina a gas da 1.500 cavalli. L'M1 è armato con un cannone a canna liscia M256 da 120 mm e due mitragliatrici: una M240 da 12,7 mm e una da 7,62 mm. Sono tra i mezzi più all'avanguardia e in più saranno equipaggiati con i famigerati proiettili all'uranio impoverito promessi da Washington. Però se da una parte sono potenti, dall'altra sono anche difficili da manutenere, e per questo dovranno essere usati con parsimonia.

Ben Barry, ex comandante britannico di carri armati e ora specialista di guerra terrestre presso l'International Institute for Strategic Studies di Londra, ha spiegato al Wall Street Journal che gli Abrams avranno un certo impatto e offriranno molti vantaggi, soprattutto rispetto ai vecchi carri armati Leopard 1. "Gli Abrams hanno un'accelerazione fenomenale rispetto ad altri carri armati, il che rende più difficile colpirli", ma tuttavia Kiev dovrà essere cauta nell'uso e "le forze di terra dovranno essere in grado di contrastare i droni nemici e di utilizzare i propri droni a un livello tattico molto basso, a livello di compagnia e plotone". Poiché i carri armati Abrams sono utilizzati molto meno in Europa, l'Ucraina potrebbe avere difficoltà a gestire le infrastrutture logistiche, come l'approvvigionamento di pezzi di ricambio, il magazzino e la manutenzione generale. Questi mezzi funzionano con motori a cherosene, più difficile da procurare del semplice diesel del Leopard, e bruciano molto carburante. La guerra in Ucraina, intanto, è arrivata al giorno numero 580.

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