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Domenica, 28 Aprile 2024
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Aereo russo precipitato nel mar Nero, vietata la parola "attentato"

Il ministero dei Trasporti: "Errore del pilota o guasto tecnico". La commissione Difesa del Senato: "Esclusa la tesi dell'attentato". Il motivo? "Era un aereo del governo e volava nello spazio russo". Così spunta anche l'ipotesi di uno "stormo d'uccelli nel reattore"

E' come se la sola parola "attentato" fosse vietata. A poco più di 24 ore dalla strage del volo Tu-154 dell'esercito russo, precipitato nel mar Nero pochi minuti dopo il decollo da Sochi, è una vera e propria corsa quella messa in atto dagli inquirenti e dai vertici politici della Difesa per spiegare al Paese che "no, non è stato un attentato". Le uniche ipotesi al momento prese in considerazione sono quelle di un incidente o dell'errore tecnico dei piloti.  

A bordo del volo non c'erano, però, solo militari diretti in Siria, cosa che avrebbe suo malgrado dato minor risalto alla strage, ma l'intero Coro di quella che una volta si chiamava Armata Rossa, simbolo dell'Urss che fu e vero e proprio mito popolare. Con loro, anche diversi giornalisti e una delle persone più amate dai russi: la "dottoressa Liza", cooperante in difesa dei civili negli scenari bellici. E' per questo che, mai come stavolta, la stampa si è interessata a quella che all'inizio sembrava essere inquadrabile come "tragedia militare".

Aereo precipitato nel Mar Nero (Foto EPA)

Intanto il ministero ha reso noto che il pilota, Roman Volkov, era esperto: "Aveva più di 3000 ore di volo al suo attivo". Un dato che smibuirebbe l'ipotesi dell'errore tecnico. Inoltre "l'aereo, un Tupolev Tu-154, aveva 33 anni". Ma anche qui, parlare di difetti o guasti significherebbe mettere in cattiva luce il governo e i mezzi che consegna ai suoi militari: così il vicepresidente della commissione parlamentare sulla politica economica, Serghiei Kalachnikov, si è affrettato a specificare come "questo non vuol dire che il velivolo non funzionasse bene. Trentatré anni è un tempo lungo, ma non critico". 

E così, se l'attentato è stato subito bollato come "impossibile" in quanto - ha spiegato il capo del commissione Difesa del Senato, Viktor Ozerov - "il Tupolev apparteneva al ministero della Difesa russo ed è precipitato nello spazio aereo russo", se il pilota "era esperto", se l'aereo "era in ottime condizioni", trova spazio sui media anche un'ipotesi che smorzerebbe qualsiasi focolaio di polemiche: la possibilità di uno stormo di uccelli finiti in un reattore.

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