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Venerdì, 26 Aprile 2024
L'attentato di Tel Aviv / Israele

Alessandro Parini: cosa è emerso dalle prime indagini

Nessun proiettile sul corpo: il giovane avvocato sarebbe morto a causa dell'impatto con il veicolo che ha falciato la folla. Esclusa anche l'ipotesi del colpo di sonno, per gli inquirenti è stato un atto terroristico

Non è stato un incidente, ma un attacco premeditato quello nel quale è rimasto ucciso l'avvocato romano Alessandro Parini. Lo confermano fonti della polizia israeliana al quotidiano Haaretz, smentendo quando sostenuto dalla famiglia dell'uomo sospettato, un 44enne, secondo cui il conducente del veicolo che ha falciato la folla avrebbe avuto un colpo di sonno.

Non è stato un atto accidentale, ma intenzionale. Secondo fonti di polizia di cui dà notizia la stampa israeliana, l'autore dell'attentato avrebbe infatti "rapidamente manovrato tra i blocchi di cemento (sui marciapiedi) per raggiungere di proposito la pista ciclabile e colpire quante più persone possibile". Non solo. Dalle indagini è emerso che l'uomo avrebbe accelerato "intenzionalmente" per colpire un gruppo di passanti. Inoltre, stando a quanto ricostruito, l'attentatore sarebbe arrivato a Tel Aviv dal suo luogo di residenza, Kafr Kassem, a bordo della stessa auto. 

L'Istituto di medicina legale di Tel Aviv ha inoltre smentito alcune notizie riportate da media italiani, precisando che non è stato ritrovato alcun proiettile nel corpo di Alessandro Parini. A riferirlo è l'emittente israeliana N12. 

Secondo quanto ricostruisce il Times of Israel, gli agenti di polizia che si trovavano nei pressi del luogo dell'attacco, quando l'auto guidata dall'attentatore si è schiantata contro i pedoni, hanno visto l'uomo "prendere un oggetto simile a un fucile" e questo potrebbe aver indotto a pensare che avesse sparato a Parini dopo averlo investito.

Le autorità israeliane hanno poi fatto sapere che l'arma che abu Jaber aveva con sé era una pistola giocattolo, ma non hanno diffuso alcuna immagine dell'arma.

Alessandro Parini, foto PolicePartners

Il giovane avvocato dunque sarebbe stato ucciso dall'impatto con l'auto. Ci sono ormai ben pochi dubbi che si sia trattato di un attacco terroristico. Sul caso indaga anche la giustizia italiana. La procura di Roma ha fatto sapere ieri di aver aperto un'inchiesta. I magistrati dell’antiterrorismo, coordinati dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, hanno già ricevuto una prima informativa da Digos e Ros e procedono per i reati di attentato con finalità di terrorismo, omicidio e lesioni. Intanto il  gruppo degli amici di Parini scampati all'attentato è rientrato sabato sera a Roma con un volo diretto da Tel Aviv.

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